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Il paradiso delle cicogne? È nella Bassa lombarda

Grazie a un progetto avviato nel 2001, nel Parco Adda Sud, fra Cremona e Lodi, i volatili nidificano e si riproducono. E in un anno sono nati oltre cento piccoli

( 16 Aprile 2024 )

La cicogna vien per sé. Almeno nel Parco Adda Sud, tra la provincia di Cremona e quella di Lodi, in Lombardia, dove le nascite dei pennuti bianchi, nell'ultimo anno, sono state più di cento: 103, a dirla tutta. E con un ritmo crescente che non si vedeva da tempo: lì, appena nel 2013, cioè circa dieci anni fa, di coppie di cicogne ce n'erano solo tredici, oggi sono 44. E i piccoli, batuffolini dalle piume candide e il becco lungo, tecnicamente di chiamano "pulli", nel 2021 erano 37. Nell'ultimo decennio di fiocchi sui nidi se ne sono contati addirittura 535.

Colpa, anzi merito, di un progetto, il progetto "Cicogna bianca", avviato nel 2001, assieme alla Lipu, che è la Lega italiana per la protezione degli uccelli, e che non si ferma più. A Castiglione d'Adda, a Pizzighettone, a Formigara, a Crotta, a Spino, a Cornaleto. È tutto uno schiamazzo. In senso buono, però: ossia è tutto un richiamo di becchi, uno svolazzare elegante, maestoso, con quelle piume che passano dall'immacolato al nero delle punte, con quei nidi che possono superare i due metri di diametro e quelle covate che vanno l'una dalle tre alle sei uova. Le cicogne bianche.

Son tornate. Anzi, quelle del Parco Adda Sud non se ne sono manco andate perché sì, è vero, si tratta di una specie migratoria, gran viaggiatrice, ce l'hanno nel dna, le cicogne: ma quelle che nascono qui difficilmente fanno fagotto. Di cibo ce n'è anche d'inverno, le temperature non scendono mai sotto una soglia insostenibile, gli sforzi per invogliarle a restare di certo non mancano e anche la vita stanziale, dopotutto, malaccio non deve sembrar loro. (Aperta parentesi. A Moso, vicino a Crema, da qualche tempo, fa capolino una coppia di cicogne nere, che sono molto rare da avvistare in natura. Loro non vivono lì stabilmente, sono solo di passaggio, epperò tornano, eccome se tornano. Chiusa parentesi). Il progetto "Cicogna bianca" «nasce con l'obiettivo di prevenire il declino delle popolazioni di cicogna nidificante in Italia», spiega al quotidiano locale La provincia di Cremona Francesco Bergamaschi, il presidente del Parco Adda Sud.

Tuttavia non è solo la bassa Lombardia ad accogliere questi volatili. Nel Cosentino, in Calabria, poche settimane fa sono state installate, tra la Piana di Sibari e la Valle del Crati, delle "piattaforme - nido", in tutta la Regione ce ne sono più di cento, cioè degli spazi artificiali modello pinnacoli vuoti che fanno da base per, appunto, i nidi: con questo sistema l'anno scorso ne sono arrivate 34. A Corato, nel Barese, uno stormo di cicogne ha quasi "invaso" la città la settimana scorsa; a Villafranca, nel Veronese, due splendidi esemplari sono stati notati, fotografati e ammirati, mentre svolazzavano, più o meno nello stesso periodo; a Crevalcore, nel Bolognese, c'è un ex zuccherificio che da trent'anni viene scelto dalle cicogne come base, e infatti usano le sue vasche di decantazione per le nidiate: lo stabile ha chiuso i battenti nel 1985, però ha trovato una nuova vita e la ricomparsa delle cicogne è talmente gradita agli abitanti del posto che i Comuni del circondario hanno addirittura fissato una webcam che le riprende giorno e notte.

Nidi pieni e culle vuote, insomma: ché per le cicogne, animali per eccellenza nella mitologia fiabesca, è un vero e proprio boom. Tra le loro colonie spontanee, in Italia, c'è anche quella di Gela, in Sicilia (già nel 2011 contava, secondo la Lipu, almeno 40 coppie, che voleva dire circa 70 "pulli"), mentre nel 1985 è stato inaugurato, a Racconigi, in Piemonte, il primo "Centro cicogne" tricolore (a tutt'ora aperto e visitabile tutto l'anno). Le cicogne sono state presenti, nel nostro territorio, fino al Quattrocento, poi (probabilmente per la modifica del loro habitat naturale) sono migrate altrove: hanno cominciato a (ri)far capolino nel secondo dopoguerra. Oggi le cicogne ci sono in Friuli Venezia Giulia, in Emilia Romagna, in Campania, in Sardegna (otre alle già citate Lombardia, Veneto, Puglia, Piemonte e Sicilia) e hanno superato, complessivamente, le trecento coppie.

Fonte: Libero, Nazionale
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