Tre castagni in attesa

Una storia lunga quarant'anni, la storia del Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate che proprio quest'anno ha festeggiato un compleanno davvero speciale.

Ma per arrivare fin qui la strada è stata lunga, tortuosa e politicamente difficile (è nato nel 1983). Anche perché, al momento in cui si decise di istituire l'area protetta, non tutte le forze politiche della Prima Repubblica erano consenzienti. Non solo: mettere d'accordo le amministrazione provinciali di Varese e Como è stato assai complicato, anche perché le idee sulla gestione del territorio non combaciavano. Tradate, allora governato dalla giunta capitanata dal professor Carlo Matteo Uslenghi, ingaggiò una vera e propria battaglia determinando con fermezza i confini fra il suolo urbanizzato da quello riservato al Parco. Battaglia vinta e oggi a disposizione della gente ci sono 4.800 ettari di boschi e di aree verdi coltivate, volano per un progetto molto più ampio e dentro il quale sono stati inseriti i parchi di quartiere che hanno ormai superato abbondantemente la decina.

Resta un gradino importante da scalare. Ossia l'istituzione del Parco dei Tre Castagni al confine fra la frazione di San Bernardo e il territorio di Lonate Ceppino. I confini sono stati definiti ma è atteso da diversi anni l'atto che lo costituisce ufficialmente. I tre castagni possono essere inseriti senza problemi nella categoria delle piante monumentali di cui fanno già parte gli storici cedri di via Bianchi collocati all'ingresso di viale delle Rimembranze. Viale, insieme a un tratto della Varesina che costeggia il cimitero, dove presto saranno messi a dimora i cipressi abbattuti della tempesta del 12 luglio.