Appena fuori Milano l'« anello delle abbazie » è uno scrigno prezioso

Bastano pochi passi per uscire da Milano e scoprire un mondo agreste fatto di campi coltivati, cascine e corsi d'acqua: un paesaggio creato dai monaci medievali, che bonificarono i paludosi terreni della pianura. Infatti tra il XII e il XIII secolo intorno a Milano vennero fondate alcune tra le più importanti abbazie lombarde, autentici capolavori architettonici che questo itinerario ad anello di poco meno di 120 chilometri collega tra loro in sei facili tappe, ideali anche come gite in giornata.

Si parte da piazza del Duomo e poco dopo si incontrano le prime due abbazie, San Lorenzo in Monluè con il piccolo borgo e la cistercense Chiaravalle con i suoi importanti cicli pittorici. Si continua verso Melegnano, sostando all'abbazia di Viboldone, bell'esempio di transizione dal romanico al gotico, e alla cluniacense basilica romanica di Santa Maria in Calvenzano. Si raggiunge quindi l'abbazia di Mirasole con la splendida corte medievale, poi da Rozzano si prosegue fino a Morimondo, prima fondazione cistercense lombarda. Seguendo i navigli di Bereguardo e Grande si arriva a Trezzano, e da qui si rientra a Milano, chiudendo l'anello a San Pietro in Gessate, ricostruita dai benedettini nel XV secolo.

La Strada delle Abbazie è un cammino nella storia, che rivela questi centri propulsivi di cultura e lavoro, e i tesori d'arte che custodiscono. Ma è anche un cammino immerso nella natura del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco del Ticino. È un cammino scandito dall'acqua, quella dei navigli ma anche quella dei canali, delle rogge e soprattutto delle marcite, invenzione medievale dei monaci come il Grana Padano, escogitato dai frati di Chiaravalle per conservare il latte in eccesso dovuto all'aumento dei foraggi. È un cammino alla scoperta delle cascine, eredi delle grange abbaziali: se ne incontrano a decine, molte delle quali oggi affiancano a quella agricola anche attività di ristorazione e vendita di prodotti. Ma la Strada delle Abbazie è anche un cammino «per tutti»: più del 90% del tracciato è accessibile alle persone a mobilità ridotta, mentre per i tratti con barriere sono segnalati i percorsi alternativi per i camminatori in carrozzina.