Il cammino di Sonia tra le acque e lungo la via del marmo rosa

La relazione tra Sonia Cipriani e l'acqua è una corrente fluida, lungo la quale scorrono storie, racconti di luoghi e persone, navigano testimonianze di impegno ecologico e solidale che salpano dal Parco del Ticino sino ad approdare alla Darsena di Milano eppure hanno una valenza universale. «Narrare un territorio procedendo a piedi con lentezza, osservando la natura e ascoltando in profondità le voci dei luoghi e delle guide ambientali ed escursionistiche come me - questa la sua sintesi - permette di entrare in connessione profonda col paesaggio».

Il suo percorso è intitolato «Come una goccia d'acqua - In cammino dal fiume Ticino alla Darsena di Milano lungo la via dei marmi di Candoglia». È composto da sette tappe domenicali - l'ultima si è appena conclusa - per un totale di 120 chilometri. E la prima storia che si incontra passeggiando lungo questo itinerario è proprio quella di Sonia.

Cinquantasette anni, ricercatrice sanitaria presso il Policlinico di Milano, dove si occupa di statistica e pubblicazioni a tema scientifico e di ginecologia, Sonia ha trascorso gran parte della sua esistenza a contatto con l'acqua: «Coltivo un rapporto viscerale con la dimensione liquida. Sono stata assistente dei bagnanti in piscina, ho il brevetto da insegnante subacquea e adoro la vela - spiega Cipriani - mentre la passione per i cammini è arrivata successivamente, contribuendo a progettare l'itinerario a piedi che va da Milano a Lugano e che passa da San Vittore Olona, il paese in cui abito. Al progetto che ho chiamato Come una goccia d'acqua mi dedico dal 2013. Nei gruppi che mi seguono durante i cammini da me proposti, mediamente, l'80 per cento della comitiva è composto da donne che prediligono l'aspetto narrativo dell'itinerario rispetto a quello sportivo. E in realtà anche noi procediamo speditamente, ma ci fermiamo vicino a chiese, vecchie cascine ricche di storia come il Guado, o cave trasformate in centri culturali quali il Boscaccio, per poi sederci in circolo e confrontarci sul tema che ho scelto di raccontare».

Guida ambientale escursionistica associata Aigae e Guida del Parco del Ticino, Sonia è una profonda conoscitrice di questo paesaggio agricolo e fluviale che alle porte di Milano interessa località anche molto diverse tra loro come Gaggiano, Trezzano sul Naviglio, e naturalmente altre ancora. «È un divenire continuo, procedendo a piedi si scoprono meraviglie - prosegue Cipriani - e viene sempre la voglia di continuare. Per questo sto concretizzando il proposito di estendere l'itinerario a nuove mete impiegando anche la barca con il supporto di NaviglioSport. E alla fine arriveremo a Candoglia attraverso un nuovo progetto di cammino che si chiamerà La Via del Marmo Rosa : mentre dalla Darsena di Milano, seguendo una mappa disegnata dall'architetto Andrea Rui, prolungheremo il percorso anche verso altri punti del capoluogo. L'ambizione è quella di raccontare il territorio affinché camminare non sia solo un movimento nello spazio ma diventi un atto politico e di consapevolezza: succede se si volge lo sguardo al ricchissimo mosaico di tasselli naturalistici, storici, umani che ci circonda. Tengo in particolare - sottolinea la ricercatrice - a sviscerare il tema dell'equilibrio idrico in relazione ai cambiamenti climatici e alla siccità».

Avanzare piano lungo una via d'acqua può produrre effetti benefici infiniti come affluenti immaginari. Dal Ticino per esempio i percorsi d'acqua tracciati da Sonia Cipriani sfociano addirittura nel Mediterraneo, sotto forma di impegno sociale. Lì infatti è diretta gran parte dei proventi di questa attività narrativa itinerante: «Li dono a ResQ, la nave di volontari capitanata da Cecilia Strada che si occupa, tra i suoi tanti encomiabili fini, di salvare vite umane nel Mare Mediterraneo. Perché penso - conclude l'ideatrice di Come una goccia d'acqua - che questa corrente di buone persone in cammino per conoscere la Terra debba approdare in quel bacino liquido in cui si muovono genti e storie che vanno aiutate. E mai lasciate sole».