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La montagna è in sofferenza. Segnali di ripresa all’orizzonte

( 09 Luglio 2023 )

Mancano i servizi, la gente se ne va e così si mette a rischio la sopravvivenza stessa della montagna. È un grido di dolore – l’ennesimo – quello che arriva da Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie e sindaco di Ardesio, nel corso della prima serata di «Montagne, dalle Orobie alle Terre alte del mondo», una tre giorni organizzata nel cortile della Provincia dall’associazione Montagna Italia insieme alla Provincia di Bergamo per riflettere sui temi legati alle cosiddette «terre di confine». Una serie di brevi interventi sul tema «sviluppo sostenibile della montagna» ha preceduto, giovedì sera, la proiezione del film documentario «The last Mountain», il racconto drammatico del primo tentativo di scalata invernale del K2 da parte di una spedizione polacca.

Ma prima c’è stato tempo per parlare di casa nostra, della sofferenza delle terre alte della provincia e di come si sta provando a rilanciarle. «La perdita dei servizi è determinante per la sopravvivenza della montagna – ha ribadito Caccia –. Ma non solo: si stanno perdendo i pascoli e la coltivazione dei boschi, mancano fondi e manodopera, ma c’è soprattutto un problema di burocrazia». La ricetta per imboccare un’inversione di tendenza passa, secondo Caccia, dalla «semplificazione dei procedimenti amministrativi e dalla capacità di sfruttare le risorse economiche a disposizione», ma anche da una ridefinizione dei territori delle Comunità montane e dall’avere «normative di riferimento in tema di sanità, trasporti ed istruzione».

Facile a dirsi, molto più difficile a farsi. Qualcosa però da tempo si muove: il consigliere provinciale delegato, Fabio Ferrari, ha ricordato i due milioni e mezzo di euro stanziati dalla Provincia nell’ultimo anno e mezzo «per combattere lo spopolamento, garantire servizi e incentivare nuove attività imprenditoriali», ha detto. Un «segnale» che arriva dalla «volontà di rilanciare le politiche attive per la montagna – ha aggiunto il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi – anche attraverso l’istituzione dell’Osservatorio, per ragionare insieme sul futuro della montagna».

Rimettere al centro la comunità e i territori è l’obiettivo dei due progetti che la Provincia ha messo in campo, anche con la collaborazione dell’associazione Orobie Style, per rendere più attrattive le località di montagna. Lo ha ricordato la referente Gloria Cornolti: «Il progetto Smart Orobie prova ad attrarre giovani che possono lavorare da remoto, viaggiando, attraverso investimenti in strutture ricettive – ha detto –, mentre insieme all’Università e a Orobie Style stiamo promuovendo la formazione di giovani imprenditori che hanno fatto della propria cultura e del proprio sapere un motivo di innovazione in ambito enogastronomico». La presidente Silvia Ferri, insieme a Silverio Pezzoli e a Giorgio Fardelli hanno ricordato le iniziative di Orobie Style, tra le quali c’è il tentativo di recuperare le centinaia di case sfitte in alcuni comuni vallari per metterle a disposizione dei turisti.

Fonte: Eco di Bergamo
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