Rospi e rane «di passaggio». Salvataggi record sulle strade

La migrazione dei Bufo bufo verso il lago d’Endine e ritorno, iniziata nei boschi che ne sovrastano la sponda orientale, si è conclusa, a maggio. Ora gli organizzatori hanno diffuso i numeri dell’operazione messa in campo a tutela degli animali impegnati nella difficile traversata: la campagna di salvataggio dei Bufo bufo e degli altri anfibi a cura della Comunità montana dei laghi bergamaschi. «Quella appena conclusa – rivelano dalla Comunità - è stata la seconda migrazione più numerosa da quando sono iniziati i salvataggi»: vale a dire dal lontano 1994.

L’intervento consiste nell’installazione di barriere lungo i lati della strada provinciale 76 tra Monasterolo ed Endine Gaiano. L’ostacolo serviva a bloccare temporaneamente la migrazione di Bufo bufo (i rospi comuni) e compagni, spinti all’acqua del lago dall’istinto riproduttivo. In questo modo si è evitato che finissero in massa sotto le ruote delle auto. Fermati lungo le barriere, i rospi sono stati raccolti e trasportati a mano dall’altra parte della strada. Lo stesso procedimento è stato applicato anche al viaggio di ritorno. La forte presenza di volontari e un ottimo sistema di turnazioni hanno consentito di ottenere risultati notevoli. I Bufo bufo intercettati in discesa sono 26.476, in risalita a 18.245 (quasi sempre sono gli stessi esemplari): solo nel 2003 se ne contarono di più. Oltre ai rospi, i secchi da trasporto dei partecipanti alla campagna hanno accolto 1.760 volte le rane di Lataste in discesa e 1.014 volte in risalita, 239 volte le rane dalmatine in discesa e 160 volte in risalita, 15 volte le rane verdi dirette al lago e 2 volte ai boschi, 4 volte (in totale) i tritoni punteggiati e di 10 volte (in totale) le salamandre: cifre queste che si riferiscono sempre ai salvataggi non agli esemplari.

La campagna, durata 62 giorni, dal 1 marzo al 1 maggio, ha mobilitato ben 148 volontari diversi. La maggior parte di loro, 109, erano cittadini comuni. Il resto erano invece Guardie ecologiche volontarie, di varia provenienza: della Comunità montana dei laghi bergamaschi, della Valle Seriana, della Provincia di Bergamo, del Parco dell’Adamello, del Parco del Serio, del Parco nord Milano e i volontari dell’Antincendio boschivo Val Cavallina di Orobie Soccorso. Una simile adesione, ha fatto sì che ogni serata di salvataggio abbia potuto contare su squadre di 10 volontari in media (l’anno scorso la media si era fermata a 9).

Per il maggior numero di presenze, 56, si è segnalata la Gev Norberto Villa. A lui il riconoscimento di «Gev dell’anno». Altri due premi, conferiti dall’organizzazione ai volontari più attivi, sono andati a Virna Prometti, «Vete-rana» da 50 presenze, e a Raffaele d’Onofrio, David Mapelli e Giorgio Trapletti, tutti e tre «Vete-rospo» a pari merito con 13. Due bambine, Alice e Grace hanno infine ricevuto il titolo di «Principesse dei rospi» grazie alle loro 5 presenze complessive.