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Una «Carta» per le aree verdi: «Laboratori di innovazione»

( 01 Luglio 2023 )

C’è una nuova alleanza che nell’anno della Capitale della Cultura intende avvicinare ulteriormente Bergamo e Brescia, questa volta attraverso un «manifesto» per la tutela dell’ambiente. Si chiama «Carta di Bergamo-Brescia per le Aree protette periurbane» ed è un documento che sarà sottoscritto in autunno al termine di un percorso e che ieri ha fatto tappa nelle due città, dove il progetto è stato presentato agli amministratori locali. Le aree in questione sono quelle del Parco regionale dei Colli di Bergamo e del Plis delle Colline di Brescia (i due enti promotori), due grandi aree verdi molto più simili tra loro di quello che si potrebbe pensare, che abbracciano i territori dei due comuni capoluogo e di altri paesi dei rispettivi hinterland.

Ora queste due realtà, che per la prima volta si trovano a collaborare su un progetto comune, mettono insieme le loro competenze – con il coordinamento dell’Università di Bergamo – per promuovere un percorso di riflessione culturale e di coinvolgimento sia della popolazione che delle istituzioni locali, proprio attorno al ruolo dei parchi di cintura periurbana e dei loro territori, intesi come «laboratori» di innovazione. È questo infatti l’obiettivo del manifesto che nasce dal desiderio di rendere i parchi dei veri luoghi di cultura, di valorizzazione dei paesaggi, contesti di studio, risorse per il benessere della popolazione, nonché ambiti privilegiati dell’educazione ambientale.

La centralità delle periferie è uno dei capisaldi sui quali si sta costruendo il documento: «La Carta si rivolge alle aree protette e a quelle cariche di naturalità del margine urbano – ha detto Emanuela Casti, docente dell’Università di Bergamo alla presentazione di ieri nella sede del Parco dei Colli –, nella convinzione che le periferie non debbano essere considerate territori da correggere, sul modello del centro città, ma laboratori da interpretare per costruire spazi di nuova generazione rivolti alla coesione sociale sui temi del rapporto uomo-natura». Per il presidente del Parco dei Colli, Oscar Locatelli, «l’obiettivo non è il voler "salvare il pianeta", qualcosa che non ci compete, ma la ricerca di un compromesso tra l’uomo e la natura, rinnovando un patto per un’abitabilità del pianeta rispettoso dei necessari equilibri. Il documento che abbiamo presentato all’Assemblea dei sindaci del Parco – ha aggiunto – è aperto a proposte e spunti, sarà approvato in autunno. È uno strumento che potrà essere di aiuto agli amministratori locali, perché uno degli scopi fondamentali di questo lavoro è creare delle reti che mettano in comunicazione tutti gli attori del territorio. Il percorso sinora intrapreso è il frutto di una grande condivisione e integrazione tra le realtà bergamasche e bresciane».

Un percorso, quello che porterà alla stesura della Carta, iniziato nel 2022 con una serie d’incontri cui hanno preso parte una quarantina tra istituzioni, università, enti e centri culturali, e che si chiuderà prima della fine dell’anno.

Fonte: Eco di Bergamo
Una «Carta» per le aree verdi: «Laboratori di innovazione»
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