Il Parco dell'Adamello festeggia quarant'anni e si mette in vetrina

Forse qualcuno non è d'accordo, e del resto nel recente passato non sono mancati i tentativi di ridurne l'estensione a favore di categorie sociali come quella dei cacciatori, ma in una fase storica segnata da un disastro ambientale generalizzato, il Parco regionale dell'Adamello è una preziosissima risorsa: un tesoro da preservare non solo per la flora e la fauna, ma per la stessa sopravvivenza umana. In questi giorni l'area protetta doppia la boa dei quarant'anni, e il nuovo assessore competente Alessandro Panteghini, col responsabile del servizio Tutela ambientale della Comunità montana, Guido Calvi, hanno presentato il ciclo di iniziative per festeggiare il compleanno.

Il parco istituito il 16 settembre 1983 occupa oltre 500 chilometri quadrati sul territorio di 19 Comuni, e verrà celebrato già oggi col primo degli eventi: nell'eremo di Bienno, alle 18 inizierà un incontro che fonderà spiritualità e natura con la lettura dell'enciclica «Laudato si» scritta da papa Francesco nel Maggio del 2016 (e di altri testi) da parte di don Guido Menolfi, vicario parrocchiale dell'Unità pastorale della Valgrigna. Sullo sfondo i canti dei cori Armonie di Bienno e Voci dalla Rocca di Breno. Il cartellone poi proseguirà per tutta l'estate, e si concluderà in autunno con una serie di incontri con le scuole e gli studenti per presentare l'area protetta da diverse angolazioni - il bosco, i sentieri in quota, i rifugi, i cammini - ma anche per analizzare le criticità, a partire dalla grandissima sofferenza del ghiacciaio dell'Adamello.

«Il cambiamento climatico sta lasciando il segno anche su questo ghiacciaio - hanno ricordato Panteghini e Calvi - e alcune dinamiche economiche stanno portando all'abbandono progressivo di alcune zone del territorio, mentre paradossalmente la domanda di montagna continua a crescere. Sono queste le sfide alle quali siamo chiamati, e quindi proveremo a gettare le basi per affrontarle insieme proprio a partire da questi eventi dedicati al 40esimo.

Già domenica ci si potrà vedere nella Piana del Gaver, dalle 14,30, per l'incontro «Adamello, la montagna che dona». Sullo sfondo della centrale Edison, che sarà visitabile per l'occasione, interverranno il «geopoeta» Davide Sapienza e ancora il coro Voci della Rocca.Poi, il 16 luglio toccherà a «Il futuro della montagna di mezzo»: alle 17, nella Pineta di Cevo ci sarà un confronto con l'antropologo Annibale Salsa. E proseguendo possiamo citare per esempio «Sensazioni a filo di ghiaccio»: il 4 agosto alle 21, nel cinema di Temù verrà presentato il progetto (o meglio gli esiti) della emozionante registrazione dei suoni prodotti sempre dal ghiacciaio in forte sofferenza.