Fiori di loto e Ludwigia. Nuovo piano di sfalci per far respirare il lago

Belli, tanto da attirare frotte di turisti per ammirarli, ma pericolosi. Per la salute del fiume Mincio, dei laghi e delle sue valli. E, per questo, oggetto di progetti di contenimento. Fiori di loto e Ludwigia grandiflora, pianta dai piccoli fiori gialli che si estende su praterie galleggianti, sono da tempo nel mirino del Parco del Mincio, che ha da poco cominciato le operazioni di sfalcio di stagione. All'ordinaria amministrazione si aggiunge, però, un ulteriore progetto, finanziato dal bando Habitat della fondazione Cariverona. Obiettivo: aumentare quella biodiversità che le specie aliene minacciano.

In questi giorni, nel lago Superiore e all'interno della riserva naturale delle Valli del Mincio, sono in corso gli sfalci per contenere l'esuberanza dei fiori di loto e della Ludwigia grandiflora, una pianta invasiva che arriva dal Sudamerica e che sta rapidamente colonizzando le sponde e i chiari dove l'acqua è poco profonda, alterando l'ambiente. Il parco interviene con un nuovo battello spazzino e con imbarcazioni dotate di barre falcianti sommerse. Gli sfalci saranno ripetuti durante il periodo estivo, in base all'andamento delle fioriture. Gli interventi puntano a limitare la diffusione degli infestanti e a evitare la chiusura dei canali di passaggio dell'acqua. Tra contenimento delle piante alloctone e opere a tutela della biodiversità contemplate nel progetto "Interventi di tutela e risanamento delle acque lacustri - Laghi di Mantova", l'investimento è di 250mila euro.

Conservazione e miglioramento della biodiversità sono, invece, gli obiettivi del bando Habitat. I lavori sono stati affidati tramite gara a maggio e gli interventi saranno realizzati, ogni anno, per tre anni consecutivi. Tre le linee di intervento: rimozione e contenimento della castagna d'acqua e della Ludwigia e conservazione degli ecosistemi acquatici grazie a lavori di ripristino dei flussi d'acqua nei canali. La castagna d'acqua (trapa natans il nome scientifico, trigol per i mantovani) è una specie autoctona ma la sua eccessiva proliferazione può causare fenomeni di mancanza d'ossigeno, letali per alcune specie di pesci. Per questo, i nuclei maggiori saranno tenuti a bada con sfalci ripetuti. Per la Ludwigia, l'intervento prevede la rimozione della biomassa vegetale, così da evitare nuovi popolamenti. L'investimento complessivo per rimuovere trapa natans e Ludwigia grandiflora è di circa 76mila euro. Per ripristinare, invece, la dinamicità dell'acqua dei canali nelle Valli del Mincio, saranno rimossi il sedimento e le piante acquatiche tramite escavazioni: i materiali di risulta saranno poi utilizzati per rimodellare le sponde dei canali.