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Quarant'anni nel Parco

( 09 Aprile 2023 )

Buon compleanno Parco Pineta: il 16 settembre compirà 40 anni e, per questa ricorrenza, ci sarà una giornata in cui ai visitatori verranno illustrati alcuni dei progetti più importanti che le Guardie ecologiche volontarie hanno contribuito a realizzare grazie anche alle sinergie con l'Università degli Studi dell'Insubria, quella di Milano e la Bicocca.

Tra le principali attività che le Gev hanno nel loro mansionario (educazione ambientale, vigilanza ed escursioni guidate) c'è anche quella dei rilievi e dei censimenti faunistici di alcune tra le più importanti specie che vivono nel Parco. «Abbiamo svolto queste attività seguendo protocolli e metodologie scientifiche, collaborando con le diverse università, raccogliendo dati di fondamentale importanza - fanno sapere dall'ente -. E ora, attraverso il gioco (la costruzione degli aquiloni) racconteremo ai bambini e ai loro accompagnatori gli aspetti più importanti e i risultati dei cinque progetti che abbiamo scelto per loro. I visitatori più piccoli costruiranno, guidati dalle Guardie, gli aquiloni su cui poi incolleranno la sagoma dell'animale che hanno scelto di colorare. Inoltre sarà possibile assistere, nella sala riunioni, alla proiezione dei filmati realizzati nel corso di questi anni per raccontare lo sviluppo di questi progetti».

All'interno del Centro didattico scientifico saranno allestite 5 zone, una per ogni specifico progetto. Un'area sarà riservata agli anfibi. L'anno in corso vive infatti anche un altro importante anniversario: sono trascorsi 20 anni dalla prima attività di salvataggio anfibi. Tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, soprattutto rane e rospi escono dal letargo trascorso nei boschi, per dirigersi verso i siti riproduttivi, cioè gli stagni, compiendo una vera e propria migrazione, anche di svariati chilometri. In un territorio fortemente antropizzato come il nostro, sono molte le strade asfaltate che "tagliano" porzioni di bosco e ostacolano la migrazione degli anfibi, che finiscono spesso vittima del traffico.

Un'altra zona, poi, sarà dedicata al "succiacapre", strano nome che indica un uccello notturno, non parente di gufi e civette, particolarmente protetto e minacciato a livello europeo. Scopo della campagna, messa in campo anni fa, era censire i territori nel Parco e studiarne l'habitat, per permettere una corretta gestione e conservazione della specie.

E ancora: spazi dedicati alle rondini sull'onda del progetto con cui dare una mano a questi volatili che un tempo popolavano cortili, cascine e tetti della nostre abitazioni e che ora sono drasticamente diminuiti.

Quindi il tema degli ungulati selvatici come il capriolo, il cervo e il cinghiale, da alcuni anni in continua fase di espansione e incremento. Per questa ragione risulta fondamentale applicare un corretto monitoraggio delle popolazioni, che consentano di attuare un'efficace gestione della fauna, volta anche alla prevenzione dei danni da essa causati.

E infine l'area "cincia": «Tra fine aprile e inizio maggio continueranno gli esperimenti, in particolare sul comportamento delle cince, ed effettueremo il censimento delle 193 cassette nido allo scopo di verificare il loro tasso di occupazione», concludono i responsabili.

Fonte: La Prealpina, Nazionale
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