Ciascuno di noi è raro, proprio come un diamante. Ecco perché è stato chiamato «Diamante» il nuovo parco inclusivo di via Salmeggia a Rivolta d’Adda, inaugurato domenica alla presenza di autorità e tanti bambini con le famiglie. Tra loro anche quelli delle quarte elementari del paese, che hanno scelto il nome su invito del Comune. Il nome è anche lo stesso di una ragazzina di 14 anni, Diamante Sangiovanni, scomparsa alcuni mesi fa per una malattia rara. Ufficialmente il parco non è dedicato a lei, perché la legge prevede che passino almeno 10 anni dalla scomparsa, ma il richiamo è evidente. Erano infatti presenti i genitori, papà Fiorenzo Sangiovanni e mamma Antonia Moroni.
Il parco inclusivo è stato inaugurato in occasione della «Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo»: un parco che ospita 7 nuovi spazi gioco e che è stato realizzato con 40 mila euro, di cui 30mila ottenuti dal Comune tramite bando regionale. A fare gli onori di casa la vicesindaco Marianna Patrini, l’assessore all’Ecologia Roberto Marazzina e il consigliere comunale di maggioranza Claudio Londoni: «L’educazione civica permetterà ai giovani di oggi di diventare nuovi cittadini e di comprendere il valore della diversità come ricchezza».
La scelta del nome Diamante è stata pensata perché il diamante è un simbolo di rarità, preziosità e ricercatezza. I ragazzi di quarta elementare, assieme alle insegnanti, hanno illustrato il percorso di educazione alla cittadinanza compiuto. «Inaugurare oggi il parco – ha detto il vicesindaco – ha una duplice valenza: quella della politica, che dà risposte concrete ai cittadini, e quella della partecipazione attiva, e quindi inclusiva, della cittadinanza, nello spirito di diffondere cultura e responsabilità di una collettività partecipe e responsabile alla vita della propria comunità». Il vicario don Michele Martinelli ha poi benedetto il parco, prima della merenda preparata dai ragazzi del centro di formazione professionale Abf di Treviglio.