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Processionaria, attenti ai cani

( 03 Aprile 2023 )

Bozzoli bianchi, un po' come grossi batuffoli di cotone, che in quel morbido candore nascondono una vera e propria insidia della natura. È allarme nei boschi del Campo dei Fiori per la presenza della processionaria del pino, il lepidottero che costruisce i suoi nidi - con la caratteristica struttura a bozzolo, appunto sulla sommità degli alberi. Prende il nome dal tipico movimento "in processione" , con un esemplare dietro l'altro in una ordinatissima fila indiana. Questo insetto è molto pericoloso sia per le piante, in particolare per i pini, poiché le priva delle foglie e ne compromette quindi il ciclo vitale, sia per l'uomo, nel quale può provocare reazioni allergiche, sia soprattutto per gli animali, come i cani che annusando o mordendo i bruchi coperti di peluria possono avere gravi reazioni a occhi, mucose e vie respiratorie, talvolta anche letali.

Ebbene, nei giorni scorsi sono stati avvistati tre nidi di processionaria su altrettanti alberi di Pian Valdes, il pianoro che si trova a metà strada fra la frazione varesina della Rasa e la cima del Monte Chiusarella, un luogo che già in passato era stato a più riprese afflitto dalla presenza di questo insetto. Ma come mai quest'anno la presenza della processionaria è così massiccia? Una possibile risposta arriva dalle temperature tutto sommato miti e dalla mancanza di un vero e proprio inverno, con nevicate massicce: questi bruchi, infatti, amano il caldo e solitamente nei mesi freddi la loro quantità veniva notevolmente ridotta. Ora, con il termometro che nei mesi scorsi raramente è andato sotto zero, i lepidotteri riescono a reggere molto meglio l'inverno e si presentano più "forti" all'arrivo della bella stagione.

Che la processionaria rappresenti una vera e propria piaga lo sanno bene al Parco regionale del Campo dei fiori, le cui guardie ecologiche sono costantemente impegnate nella distruzione dei nidi che vengono segnalati. Questi insetti hanno inizialmente l'aspetto di bruchi pelosi, mentre allo stadio adulto diventano farfalle: dotati di forti mandibole, si nutrono anche degli aghi di pino e in poco tempo possono defogliare interi rami. Il loro corpo è ricoperto di peli urticanti che si disperdono molto facilmente e possono provocare reazioni epidermiche e allergiche, come irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti sia negli esseri umani sia negli animali, per i quali le reazioni allergiche possono avere conseguenze anche letali. Insomma, quando si passeggia nei boschi e si notano bozzoli bianchi sugli alberi oppure lunghe file di bruchi marroni e barbuti, è meglio girare al largo e allertare gli enti di competenza.

Fonte: La Prealpina, Nazionale
Processionaria, attenti ai cani
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