Parco Adda Nord task-force nei boschi

I primi interventi al via in territorio bergamasco, in azione la task-force del Parco Adda Nord per la riqualificazione del patrimonio boschivo del lungofiume: de cespugliamento e pulizia, abbattimento di piante morte, malate o pericolose, piantumazione di nuovi alberi e arbusti autoctoni, e, dove possibile, posa di totem e cartellonistica didattica a beneficio del settore educativo ambientale.

Quello dell'intervento nei boschi è un settore strategico per l'ente, che ogni anno assorbe a bilancio almeno centomila euro. Ammonta a poco meno di cinquantamila, ad ora, il costo dei primi due interventi dell'anno, avviati in due aree di proprietà dell'ente fluviale nelle zone di Robbiate e di Medolago. «Proprio un anno fa - spiega lo staff tecnico dell'ente capitanato da Francesca Rota - la Regione Lombardia approvava il Piano di indirizzo forestale, un prezioso strumento di indirizzo per la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale del Parco Adda Nord.

Un polmone verde che ricopre quasi il 20% della sua estensione totale, ovvero 1.798 ettari». Qualche dettaglio sulle opere al via. «Dove il bosco fatica «autonomamente» a crescere, è compito del gestore intervenire «artificialmente». A Robbiate l'obiettivo dell'intervento è innanzitutto quello di riequilibrare lo strato arbustivo e arboreo. Poi si procederà alla messa a dimora di 300 piante. Altro intervento in corso fra Calusco d'Adda e Medolago, nei boschi di fronte alla Madonna della Rocchetta. Qui e saranno messe a dimora oltre 600 nuove piante.