Via i rovi, 640 nuove piante nei boschi in riva al fiume

Nei boschi tra Medolago e Calusco, nel territorio del Parco Adda Nord (Pan), verranno messe a dimostra 640 nuove piante, per rinfoltire il corridoio verde che collega i due paesi in riva al fiume. All’inizio di questa settimana sono partiti i lavori per i due grossi interventi di riqualificazione forestale, che hanno come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio boschivo del Parco Adda Nord. Le aree interessate - entrambe di proprietà dell’ente parco - si trovano a Robbiate, sulla sponda idrografica destra del fiume appena a monte dell’alzaia e, sulla sponda bergamasca, appunto tra i Comuni di Calusco e Medolago.

«Proprio un anno fa la Giunta di Regione Lombardia approvava il Piano di indirizzo forestale (Pif), un prezioso strumento di indirizzo per la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale del nostro Parco Adda Nord che ricopre quasi il 20% della sua estensione totale, ovvero 1.798 ettari – dichiara la presidente del Pan, Francesca Rota –. E proprio questi due interventi su Robbiate e principalmente Medolago, definiti a livello di progetto esecutivo a dicembre, si inquadrano nelle linee guida del documento preparato dagli uffici di Villa Gina. Dove il bosco fatica autonomamente a crescere e a mantenersi, è compito del Parco intervenire, rinnovandolo con specie autoctone, con particolare attenzione nella scelta delle essenze anche alla fauna che lì prolifera; uccelli e, nella fattispecie della sponda sinistra, lo scoiattolo rosso. Il costo totale degli interventi è pari a 44mila euro, interamente finanziato con risorse proprie del Parco».

L’area da riqualificare individuata nei Comuni di Calusco e Medolago (in pratica si tratta dei boschi in fronte alla cappelletta della Madonna della Rocchetta), si divide in tre sotto aree omogenee per origine, composizione e struttura. La prima più a nord corrisponde alla porzione di robinieto in Calusco, la seconda centrale indicata come «querceto di farnia»; la terza è l’area di Medolago, sulla si concentrano i lavori di rinnovamento per un totale di 6.500 metri quadrati compresa tra la scarpata fluviale e la cava zona Rivalotto. All’interno è presente un osservatorio del Parco per l’osservazione e la tutela dello scoiattolo rosso. Gli interventi previsti sono lungo la scarpata fluviale il robinieto collassato sarà sostituito da latifoglie autoctone. Saranno messe a dimora 280 piante, di cui 210 arboree (Salice bianco, Pioppo bianco, Carpino bianco, Farnia, Acero campestre, Maggiociondolo, Frassino maggiore e Bagolaro) e 70 arbustive (Sanguinello, Fusaggine, Rosa arvense e Ligustro).

«Nelle cosiddette aree di sostituzioni formazioni degradate – spiega Rota –, di cui una vicina all’osservatorio, la vegetazione è quasi esclusivamente composta da rovi e invasive, che andranno eliminate per far posto agli alberi». Saranno messe a dimora 160 piantine, 120 arboree (Rovere, Castagno, Carpino Nero, Frassino maggiore, Ciliegio Selvatico, Acero Campestre, Ciavardello e Maggiociondolo) e 40 arbustive (Nocciolo, Biancospino e Sambuco). Nelle rimanenti aree di intervento ad ampiezza minore saranno messe a dimora altre 200 piantine per un totale di 640 unità, oltre al ripristino della radura e la manutenzione di 40 metri del sentiero di risalita alla Strada Consorziale della Rampa. Ai fini della valorizzazione didattica e divulgativa dell’area è previsto il posizionamento di un totem informativo con contenuti relativi all’ambiente bosco e radura e, nei prossimi mesi quando l’intervento verrà ultimato, sarà meta di uscite con gli studenti delle scuole.