Polmoni verdi per la città tra il Ticino e la Bereguardina

Venti ettari di bosco in cinque anni. Ventotto campi da calcio (metro più, metro meno) di terreni comunali inutilizzati che si trasformeranno in foreste, utili a contrastare la crisi climatica e a rendere più vivibili le nostre città. Comincia da Pavia, con l'individuazione di due aree da destinare a bosco in via Monti Stella alla Sora e in via Alvar Aalto vicino alla Bereguardina, il "Bando Foreste", progetto ideato e finanziato con 500.000 euro dal Parco del Ticino. Lo scopo è creare dei boschi urbani stipulando una convenzione tra Parco e Comuni: le amministrazioni potranno scegliere aree da piantumare che verranno prese in carico dal Parco per poi essere restituite dopo 5 anni in una veste del tutto diversa.Il progetto è stato presentato ieri al Crea di via Folperti alla presenza di tutti gli attori coinvolti: Parco del Ticino (con il consigliere Massimo Braghieri e il responsabile dei boschi Fulvio Caronni), Ersaf e il comune di Pavia (con l'assessore all'urbanistica Massimiliano Koch), il primo tra quelli che hanno aderito ad aver già completato una piantumazione.

Nel perimetro della città di Pavia sono due le aree individuate. La prima, in cui sono già state messe a dimora 417 nuove piante, è grande complessivamente 6.000 metri quadrati e si trova in via Monti Stella (tra San Lanfranco e Sora). Il nuovo bosco, una volta completato, coprirà una superficie di 1.727 metri quadrati, oltre a 782 metri quadrati di siepe arbustiva di contenimento.La seconda, invece, sorgerà nei prossimi anni in via Alvar Aalto (Pavia Ovest) e vedrà 5.764 metri quadrati di nuovo bosco, 2.115 metri quadrati di siepi e 1.182 metri quadrati di prato.

«Quelli che pianteremo e che restituiremo a Pavia - ha detto Caronni - non saranno giardini ma boschi, meno belli da vedere ma molto più utili per le nostre città. Serviranno a migliorare la qualità dell'aria, ad assorbire le precipitazioni, a favorire la biodiversità e a ridurre l'inquinamento acustico. Li comporranno alberi di farnia, cerro, acero campestre, carpino bianco, ciliegio selvatico, frassino maggiore, olmo campestre e arbusti di biancospino, corniolo, sanguinello, beretta da prete, ligustro, pallon di maggio e ginestra». Della provincia di Pavia hanno aderito finora anche i Comuni di San Martino Siccomario e Cassolnovo.