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Troppi alberi tagliati senza compensazioni territorio devastato

Due associazioni ambientaliste lanciano l'allarme «Spariscono decine di piante, abbattute insieme ai pioppi» nel parco del ticino

( 30 Dicembre 2022 )

Taglio indiscriminato di alberi, l'associazione Castel Lambro nel cuore e Stai (Stop taglio alberi Italia) lanciano l'allarme dopo l'ennesimo abbattimento di alberi che nulla hanno a che fare con l'autorizzazione necessaria per la coltivazione industriale dei pioppi. Tanto che, la settimana scorsa, le guardie del Parco del Ticino sono intervenute proprio a seguito di una segnalazione dell'associazione di Marzano ravvisando diverse irregolarità in alcune zone del Pavese.

«Il paesaggio è un valore fondamentale per l'intera collettività, ma dovessimo eseguire una statistica in questa provincia, a riguardo di come viene deturpato il paesaggio, fra devastazioni edificatorie e tagli indiscriminati di piante di ragguardevole dimensioni - dice Mauro Manfrinato, presidente dell'associazione Castel Lambro nel cuore di Marzano - non ci stupiremmo del fatto che la provincia di Pavia è praticamente l'ultima per qualità della vita nell'intera regione. Se prendiamo in esame la provincia, è ben evidente l'impoverimento del paesaggio causato da innumerevoli tagli di privati, oppure effettuato da pubbliche amministrazioni, ove, benché a volte vi siano autorizzazioni al taglio, sovente per motivi di instabilità dell'albero o malattia, viene comunque quasi sempre disatteso l'obbligo di ripiantumazioni. Nel territorio vi sono alberi importanti che, seppur non censiti, per le loro dimensioni dovrebbero essere annoverati nella definizione di premonumentalita, così da regalare alle generazioni future la sicurezza di una tutela diretta su alberi che, per dimensioni sono dei veri monumenti della natura. Va inoltre ricordato che l'abbattimento di alberi in difetto della preventiva autorizzazione paesaggistica configura un reato in quanto attività idonea a compromettere i valori ambientali, incidendo in modo apprezzabile sull'assetto del territorio».

«Assistiamo ad abbattimenti indiscriminati di aree boscate e sostituzione delle foreste naturali, anche lungo le fasce ripariali demaniali, con impianti intensivi di biomasse (pioppicoltura) perlopiù per ricavare profitto senza un reale beneficio per l'ambiente, visto che la perdita di biodiversità è enorme - aggiunge Giovanni Barcheri rappresentate di Stai (Stop taglio alberi Italia) e Lac -. Gli abbattimenti di alberi lungo le strade richiedono quantomeno interventi di compensazione negli spazi incolti e lungo i corsi d'acqua, visto che la stragrande maggioranza del territorio della pianura Padana appare oramai una landa desolata».

Fonte: La Provincia Pavese, Nazionale
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