Le api termometro dell'ambiente: Sono le spie dell'inquinamento

Utilizzare le api come bioindicatori ambientali e atmosferici è l'idea alla base del progetto ImpollinAzione Urbana. Nato grazie al contributo della Fondazione Cariplo, del capofila "Il Pellicano", in partnerariato con l'Università Statale di Milano, il Movimento Lotta alla Fame nel Mondo Mlfm e con il sostegno del Comune di Lodi, del Parco Adda Sud e del Fai, ImpollinAzione Urbana ha avuto come obiettivi l'approfondimento delle conoscenze degli effetti ambientali sulla salute delle api e la sensibilizzazione sull'importanza degli insetti impollinatori.

«Le api sono bioindicatori essenziali per la sopravvivenza delle piante, soprattutto in un territorio penalizzato da un forte inquinamento atmosferico -ha spiegato il project manager Gian Marco Locatelli alla conferenza di presentazione dei risultati del progetto svoltasi martedì pomeriggio negli spazi del Dipartimento di medicina veterinaria e scienze animali Divas di Lodi - ed attraverso il monitoraggio delle arnie collocate presso SanFereorto e Rossate siamo riusciti a captare la concentrazione atmosferica dei metalli pesanti».

Come spiegato dalla professoressa del dipartimento Divas Annamaria Costa, le api costituiscono infatti una sorta di cartina di tornasole della concentrazione di questi metalli: più ve ne sono nell'atmosfera, meno è significativa l'attività delle api stesse: «Grazie all'utilizzo di una innovativa strumentazione tecnologica che monitorasse l'attività delle api, ma anche con l'aiuto di un muschio in grado di cogliere le variazione atmosferiche dei metalli, siamo riusciti a capire come i valori medi di metalli pesanti in milligrammi su chilo di api siano migliori per la maggior parte a San Fereolo piuttosto che a Rossate, ad eccezione del selenio e del mercurio».

Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo con un contributo da 80mila euro grazie al bando Emblematici Provinciale 2019. Gli enti hanno poi raddoppiato la cifra per un valore totale di oltre 160mila euro. Le arnie sono state costruite dai membri della Cooperativa sociale Il pellicano di Castiraga Vidardo. Al progetto ha preso parte anche Mlfm, rappresentato ieri da Viola Guerci: «Mlfm vuole poter sensibilizzare la cittadinanza su tematiche sociali ed ambientali. Legame tra tematica sociale ed ambientale è stretto, così come è intima la relazione tra i poveri e la fragilità del Pianeta. Occuparsi dell'ambiente significa anche occuparsi dei poveri del Pianeta».