Quattro Parchi, una Provincia e una Comunità montana, nuova task force contro il rischio incendio boschivo, «l'unione fa la forza. E garantisce maggiore sicurezza». La convenzione, siglata dai presidenti degli enti nei giorni scorsi, ne replica una precedente stipulata l'anno passato e risponde alle indicazioni del piano regionale per la prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi. Prevede, con esborsi per quota a carico dei singoli enti, la costituzione di una sorta di «cabina di regia» per aree per il monitoraggio e gli interventi necessari a fronteggiare il rischio roghi. Serio ogni anno, e ancor più l'anno passato, a causa della terribile siccità dei mesi estivi.
La firma sulla nuova intesa, che rinnova la convenzione sino al 2025, è stata apposta dalla presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota, da Paola Golfari per il Parco Monte Barro, da Marco Ciceri per il Parco Valle Lambro, da Marco Molgora per il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e da Carlo Ciceri per la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, oltre che, per la provincia di Lecco, dalla presidente Alessandra Hofmann. «Ciascun ente è responsabile della gestione dell'antincendio sul territorio di sua competenza - vi si legge - . Data la frammentazione dei territori, è necessario individuare delle "aree di base" all'interno delle quali le funzioni, tuttavia, vengano svolte da un solo ente dotato di struttura operativa. La precedente convenzione scade il 31 dicembre prossimo. Dal momento che la gestione associata del servizio si è rivelata uno strumento efficace, si reputa opportuno procedere a un rinnovo».
In base alle indicazioni del piano regionale 2020-2022 sono state individuate due «aree di base» omogenee. Lo svolgimento delle funzioni è delegato alla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e al Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, la cui struttura di monitoraggio e intervento si estenderà alle aree di parco contigue. Gli enti opereranno con il proprio personale dipendente, le proprie strutture e attrezzature, in sinergia con associazioni di volontariato della zona. Sarà a carico di un comitato di coordinamento stendere previsioni di spesa e verificare via via l'andamento del servizio associato.