Svolta sempre più green in città Nasce il Bosco dei custodi

Paese sempre più verde. Canegrate conferma la propria vocazione «green« e lo fa col nuovo «Bosco dei custodi». Le guardie Ecologiche Volontarie hanno messo a dimora le farnie e i ciliegi che erano tenuti con tanta cura dai custodi per «Forestami». Adesso hanno trovato posto a ridosso del Parco del Roccolo.

Per aiutare gli esploratori alla ricerca del «Bosco dei custodi», il comune di Canegrate ha pubblicato una mappa con le coordinate. La piantagione è stata completata nella giornata di mercoledì 7 dicembre. L'obiettivo è stato raggiunto. Sono circa una quarantina le piante raccolte che diversi cittadini hanno custodito e cresciuto per un certo periodo. Si tratta di piante che sarebbero poi state posizionate in un secondo momento all'interno del parco sovracomunale del Roccolo nell'ambito del progetto di riforestazione partito mesi addietro. Tutte piantine raccolte sabato 3 dicembre alla presenza degli assessori Davide Spirito, Sara Lurago ed Edoardo Zambon con la supervisione del consigliere delegato Marco Fratto. Poi le Guardie Ecologiche Volontarie le hanno portate nel Bosco del Roccolo, creando uno spazio dove metterle a dimora.

Il tutto grazie al piano di Forestami che prevedeva il raggiungimento di 400.000 tra alberi e arbusti: traguardo ampiamente superato con quota 427.475 esemplari, grazie alle piantagioni dell'ultima stagione agronomica (novembre 2021- maggio 2022) durante la quale sono state piantate 127.010 piante. Nel territorio della Città metropolitana di Milano - grazie alle donazioni delle aziende e dei cittadini - sono stati realizzati progetti di piantagione nei comuni di: Canegrate, Colturano, Cornaredo, Dresano, Gudo Visconti, Lainate, Noviglio, Pioltello, Sesto San Giovanni, Trezzano Sul Naviglio, Vimodrone, Bresso nell'ambito di Parco Nord Milano. Nel Comune di Milano le piantagioni sono avvenute: a Boscoincittà, a Porto di Mare, nel Parco Forlanini, negli svincoli Paullese e Cantalupa.

Un'analisi approfondita è stata condotta dagli esperti diretti da Riccardo Gini, Direttore Tecnico di Forestami, su ogni piantagione finanziata dal fondo Forestami (dal 2020 al marzo 2022), registrando una moria del 24,5%. Riccardo Gini, Direttore Tecnico di Forestami, ha commentato: «L'estate estremamente calda - oltre 2,26 gradi sopra la media italiana - e la straordinaria siccità registrata come la più alta di sempre, hanno portato la media della moria delle piante dal livello fisiologico del 10-15% al 24,5%. Nei prossimi mesi si procederà con la sostituzione delle piantine non attecchite grazie al lavoro delle cooperative sociali che si sono occupate inizialmente della loro messa a dimora».