I pesci allevati nel Ticino ripopolano i fiumi sloveni

Ventimila giovani lasche (Protochondrostoma genei) prodotte nell'incubatoio del Parco Lombardo della Valle del Ticino sono state trasferite da qualche giorno in Slovenia, per il ripopolamento di alcuni fiumi e torrenti della Valle del Vipacco. La lasca (un pesce che misura dai 20 ai 25 centimetri) è quasi del tutto scomparsa lungo il medio e basso corso del Po e nei fiumi della Slovenia, soprattutto a causa delle interazioni con specie ittiche non autoctone, introdotte nel corso degli anni come ad esempio il pesce Siluro (Silurus glanis), l'Idio (Leuciscus idus), l'Aspio (Aspius aspius) e il Naso (Chondrostoma nasus). Quest'ultimo in particolare (i cui esemplari misurano 30 centimetri) è il maggior antagonista della lasca, perché abitano lo stesso habita.

Oggi la lasca è classificata dall'Unione internazionale per la conservazione della natura come specie in «pericolo di estinzione». Quella di quest'anno è stata l'ultima produzione di lasche effettuata nell'ambito del Progetto LifeforLasca sostenuto dall'Unione europea, che si concluderà il 31 dicembre prossimo. Il progetto era stato avviato nel 2018.

Il Parco del Ticino vanta ormai alcuni anni di esperienza nell'allevamento di questo ciprinide endemico del distretto padano veneto e della Slovenia, una specie caratteristica dei nostri ambienti fluviali padani. I tecnici del Parco del Ticino hanno recuperato ghiaia e ciottoli da un ghiareto asciutto per preparare, in un tratto di fiume a Magenta, il letto di frega dove le lasche hanno deposto con successo le uova che successivamente si sono schiuse. Gli avannotti dopo aver assorbito il sacco vitellino, sono stati trasferiti da Magenta ad Abbiategrasso in stagni idonei dove hanno potuto accrescersi fino al raggiungimento della maturità sessuale. Quindi sono stati poi parzialmente allevati come nuovi riproduttori nel Parco del Ticino.

Conclusa questa fase il Parco continuerà ad allevare questa specie per ripopolare luoghi idonei lungo il Ticino anche dopo la conclusione del progetto. «È sempre motivo di orgoglio per il Parco vedere la conclusione di un progetto Life condotto egregiamente - afferma il consigliere delegato del Parco del Ticino Francesca Lara Monno - e veder nascere ogni anno nel nostro incubatoio esemplari di specie ittiche a rischio di estinzione. Anche le lasche rientrano nel novero di quelle specie poco note, ma di alto valore conservazionistico per i nostri fiumi».

Le operazioni di trasferimento sono state eseguite dai tecnici della Fisherish Research giunti dalla Slovenia con la collaborazione dei tecnici dell'ufficio Fauna del Parco del Ticino. Sarà a cura dello stesso Fisherish favorire poi il ripopolamento dei fiumi sloveni rilasciandole le lasche in siti selezionati.