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Parchi senza barriere. Un’app per orientarsi. Progetto made in Bg

( 19 Ottobre 2022 )

Cinquantasette Comuni, due parchi regionali e una decina di partner attivi: tutti riuniti sotto il segno dell’inclusività. Decolla il progetto Made in Cavernago, promosso dall’Unione Ciechi ed Ipovedenti e dal Lions Club International (Circoscrizione di Bergamo), nato con lo scopo di mettere in rete, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, i parchi giochi inclusivi del territorio: una realtà che oggi, in poco più di un anno, è arrivata a coprire un bacino di circa 300mila abitanti.

Sono 22 in tutto gli enti orobici che, dalle valli alla Bassa Bergamasca, hanno aderito all’iniziativa, e sono i Comuni di: Bagnatica, Bianzano, Brembate, Calcinate, Cavernago, Credaro, Dossena, Endine Gaiano, Entratico, Fara Gera d’Adda, Ghisalba, Gorlago, Levate, Presezzo, Rogno, San Pellegrino Terme, Scanzorosciate, Telgate, Torre de’ Roveri, Trescore Balneario, Urgnano e Torre Pallavicina. Parecchie adesioni sono giunte, anche, da tutte le province lombarde (compresi i parchi regionali Oglio Nord e Grigna), eccezion fatta per quelle di Mantova e Pavia.

Tra le finalità del progetto, anche quella di pianificare eventi divulgativi inerenti i bisogni e le necessità dei bambini diversamente abili e l’organizzazione di momenti di confronto, di studio e di gioco itineranti in grado di coinvolgere tutti i parchi che compongono la rete. «In questi giorni – spiega il sindaco di Cavernago Giuseppe Togni – continuano ad arrivare numerose richieste da parte di vari enti per entrare a far parte di questa rete: contiamo, entro la fine dell’anno, di arrivare a quota 100 adesioni. D’altronde mettersi in rete, raccontarsi e condividere le buone pratiche è di aiuto a tutti i sindaci i quali, poi, potranno attuarle nel proprio comune».

Nei giorni scorsi nella Sala Viterbi del palazzo della Provincia, è stata presentata l’app «Parchi per tutti», già disponibile su App Store e Google Play Store, interamente finanziata dalla Planetel Spa di Treviolo. «L’applicazione – aggiunge Togni – consente di suddividere le strutture in base alla loro accessibilità in funzione, quindi, della disabilità (cognitiva, motoria o sensoriale, ndr) del bambino. Si tratta – conclude – di un servizio gratuito molto prezioso oltre che di un ottimo strumento a disposizione di tutti i Comuni d’Italia a cui chiediamo, nel caso in cui desiderino entrare a far parte di questa rete, di sottoscrivere il relativo protocollo d’intesa».

«Desidero congratularmi con i promotori di questa iniziativa – ha dichiarato il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi – che, nata dal territorio, comincia a espandersi per far sì che ogni parco sia inclusivo. Le premesse ci sono. Dobbiamo lavorare per abbattere le barriere culturali e i preconcetti: costruire situazioni e spazi che facciano crescere esperienze positive che, condivise tra più realtà, aprano le porte a una società pienamente inclusiva».

Fonte: Eco di Bergamo
Parchi senza barriere. Un’app per orientarsi. Progetto made in Bg
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