Alla scoperta di ville, dimore e casette operaie

Conciliare la scoperta delle bellezze del territorio, spesso dimore private, con il coinvolgimento dei residenti. Lo propongono, sabato 15 e domenica 16, le Giornate Fai d'autunno, all'undicesima edizione. Le proposte, tra città e provincia, sono organizzate dalla Delegazione di Bergamo con il suo Gruppo Giovani, dal Gruppo Bassa Bergamasca e da Palazzo Moroni; 150 gli studenti apprendisti ciceroni. Unico assente, il mulino di Baresi, chiuso per il restauro che lo riporterà all'antico splendore nella primavera del 2023.

In Città Alta Palazzo Moroni, gestito dal Fai dal 2019 e sempre aperto, proporrà per l'occasione iniziative speciali. «Grazie alla collaborazione con il Gruppo guide turistiche città di Bergamo - anticipa Gimmy Schiavi, responsabile della gestione operativa del palazzo e dei suoi giardini - la sua storia sarà messa in dialogo con la città grazie alla passeggiata "Moroni e dintorni" alla scoperta di via Porta Dipinta, di San Michele al Pozzo Bianco e della Chiesa di Sant'Andrea, a un tour speciale dalla funicolare fino a piazza Vecchia e a "Paesaggi segreti di Palazzo e giardini Moroni", un percorso con focus sui terrazzamenti all'italiana, la vasta ortaglia con il frutteto da poco piantumato, l'antico roccolo dove si cacciavano gli uccelli, la torre medievale, la nicchia sulla balconata». Sempre in città, l'edificio dell'istituto «Vittorio Emanuele II» sarà raccontato dai suoi studenti. «Il palazzo vanta una storia secolare - spiega Claudio Cecchinelli, capodelegazione Fai di Bergamo - e permette una cavalcata dagli inizi del '900 fino ad oggi. Vera chicca è la preziosa prima edizione italiana dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, conservata nella sua biblioteca». A Crespi d'Adda i protagonisti della visita saranno i cittadini. Le signore Valeria, Santina, Maria e Fiorella, i signori Luigi e Antonio, il parroco emerito, apriranno le porte delle loro case per raccontare cosa significhi vivere in un luogo Patrimonio mondiale dell'Unesco. La passeggiata ad anello nel villaggio operario condurrà in case, magazzini, caserme, cascine. Evento eccezionale, solo nel pomeriggio di sabato ed esclusivamente su prenotazione e per gli iscritti Fai, sarà la visita al mausoleo.

Per la prima volta, le Giornate approdano a Trescore Balneario dove si potranno conoscere «dimore storiche di privati per lo più sconosciute al pubblico, inaccessibili agli stessi cittadini», afferma il sindaco Danny Benedetti. Saranno visitabili Palazzo Bonicelli, rinnovato tra '600 e '700, il parco romantico di Villa Suardi realizzato a fine '800 dal conte Gianforte, con sette alberi storici censiti e abbellito da una serie di edifici di stile medioevale, la Casa parrocchiale (solo la domenica), Palazzo Piccinelli - Della torre e Palazzo «delle Stanze» dei Lanzi, dalla funzione pubblica, che accoglie la biblioteca. A Fara Gera d'Adda le Giornate avranno come filo conduttore «Il paesaggio fragile e l'acqua salvata: percorsi tra architettura e natura»: si andrà alla scoperta di quattro dei sette lavatoi, dei diversi ambienti naturali nel Parco Adda Nord e dell'ex Linificio e Canapificio Nazionale che divenne, dal 1870, il più importante stabilimento per la filatura del lino e della canapa in Europa. Narratore d'eccezione Daniele Lena, ex dipendente della Centrale Idroelettrica del Linificio. Per i soli iscritti Fai (cinque per volta), con caschetto di sicurezza e torcia in fronte, visita eccezionale alla Basilica Autarena, costruita da re Autari nel VI secolo.

Info su www.giornatefai.it