I Parchi alleati per l'ambiente «Continueremo a fare rete»

I Parchi regionali del bacino idrografico della Lombardia orientale hanno concluso un progetto di rete per la valorizzazione del capitale naturale. Un'esperienza, presentata ieri nella sede del Parco del Mincio, ente capofila, anziché chiudere un capitolo ne apre uno più ambizioso: l'intenzione, manifestata dai quattro presidenti di Parco Mincio, Oglio Nord, Oglio Sud e Alto Garda Bresciano, di continuare a condividere nuove e ancora più importanti progettualità su scala europea.

Ecopay Connect 2020, il nome del progetto, si è realizzato nelle quattro aree protette regionali nei territori di Brescia, Cremona, Mantova, con un investimento di oltre due milioni di euro, costituiti da risorse degli enti, di Regione Lombardia e cofinanziamento di 750mila dalla Fondazione Cariplo. Molte le opere realizzate, forestazioni e riqualificazioni ecologiche e funzionali come quella del torrente Toscolano, dalla sorgente alla foce a Desenzano del Garda, dove si sono anche attuate rampe di risalita a tutela della trota autoctona. La zona umida nel sito tutelato Gabbioneta lungo il tratto Nord del fiume Oglio e la lancia della riserva naturale Le Bine sono altri due scrigni di natura riportati in condizioni ottimali per l'incremento della biodiversità e altre azioni hanno rafforzato il corridoio ecologico terrestre lungo il fiume Oglio, nel Parco del Mincio è stato installato e attivato lo sgrigliatore sul canale Osone per preservare la qualità delle acque delle Valli del Mincio.

«Pensare e agire in una logica di sistema permette di cogliere risultati strategici su larga scala nella difesa dell'ambiente, nel contrasto ai cambiamenti climatici e nella promozione di nuovi paradigmi di mercato. La fine di un progetto è come un contapassi: ti fa capire quanta strada abbiamo fatto» spiega il presidente Maurizio Pellizzer. E di strada insieme, i quattro presidenti di Parco alto Garda Bresciano, Davide Pace, Parco Oglio Nord, Luigi Ferrari, e Parco Oglio Sud, Alessandro Bignotti, hanno dichiarato di volerne fare altra. L'impegno è ora quello di sviluppare le sperimentazioni legate ai modelli di pagamento dei servizi ecosistemici che il progetto ha permesso di individuare e che consentono agli operatori economici, coinvolti in attività di salvaguardia del Capitale Naturale, di ottenere incentivi e agevolazioni. Nel Parco Oglio Sud, il modello è già applicato nel settore della pioppicoltura.

Nel Parco del Mincio sono in corso sperimentazioni legate al recupero del fiore di loto a fini cosmetici e alla itticoltura dello storione del Mincio. Nel Parco Alto Garda Bresciano è in attuazione un modello di pagamento di servizio ecosistemico finalizzato alla tutela della trota lacustre. L'ente di piazza Porta Giulia ha svolto attività di governance, comunicazione ed educazione ambientale, illustrate dalla direttrice Cinzia De Simone.