Sulle strade del parco Sud Milano, tra risaie, abbazie e parchi ricchi di biodiversità. È la proposta per una pedalata lungo un itinerario pianeggiante, di circa 25 chilometri, partendo da una fermata della metropolitana per raggiungerne una differente, e quindi reimmettersi nei ritmi cittadini.
Dalla stazione Famagosta della metropolitana si raggiunge il Parco delle Risaie. Qui si trova una chiesetta, san Marchetto al Bosco, situata su un terrazzo poco più alto del piano campagna. Le storie popolari narrano che la piccola chiesa sia sorta dopo il ritrovamento, proprio in quel punto, di un crocefisso in legno ancora custodito al suo interno. Dopo tale scoperta, i contadini si rifiutarono di continuare ad arare quei campi e fu decisa la costruzione della piccola chiesa. Il rialzo sul quale sembra posta è, in realtà, il piano originario della campagna che, a partire dagli inizi del 1900, era stata scavata per recuperare argilla da destinare alle vicine fornaci.
Pedalando nel verde si raggiunge la Cascina Battivacco. Lungo strade secondarie asfaltate, si prosegue fino alla ciclabile del Naviglio Pavese, dove si pedala a fianco del corso d'acqua. Superato il Naviglio, la ciclabile conduce alla Fattoria San Giuda. Da qui, costeggiando i campi, si raggiunge l'Abbazia di Mirasole che merita una sosta prolungata. Tutto il complesso abbaziale, con i suoi otto secoli di storia è visitabile: il chiostro, l'antico frutteto, la chiesetta affrescata, la mostra permanente con le reliquie di San Carlo Borromeo e Sant'Ambrogio.
Lungo il percorso si trova anche l'Abbazia di Chiaravalle. Fondata nel 1135 da San Bernardo di Clairvaux, quest'abbazia è tra le più belle d'Italia ed è tuttora abitata dai monaci che seguono la regola di San Benedetto. Molti gli elementi suggestivi: dalla torre campanaria - conosciuta come Ciribiciaccola - al chiostro, la sala capitolare, l'orto. Decorano il complesso bellissimi affreschi realizzati, tra il 500 e il 700, da Bernardino Luini e dai fratelli Fiammenghini.
Dopo la sosta rigenerante, attraversando il Parco della Vettabbia (100 ettari di parco con percorsi lungo filari alberati), si raggiunge la stazione Corvetto della metropolitana e si fa rientro nei ritmi cittadini.