Condividi
Home » News » Dicono di Noi

I Parchi e la siccità

"Rifugi" naturali da salvaguardare

( 14 Agosto 2022 )

L’emergenza siccità ha colpito anche i parchi regionali della Bergamasca (Parco delle Orobie Bergamasche, Parco dei Colli di Bergamo, Parco del Serio, Parco dell’Adda nord, Parco dell’Oglio nord), che si ritrovano ora alle prese con gli effetti della mancanza di acqua sulla flora e la fauna presente nel proprio territorio.

«Il nostro è un parco agricolo-forestale – spiega Pasquale Bergamelli, responsabile servizio tutela ambientale del Parco dei Colli di Bergamo –. Per quanto riguarda il settore agricolo, i prati sono andati in sofferenza e anche gli allevamenti, con danni importanti alle aziende. Danni che si sono avuti e le cui ripercussioni si avranno anche nel tempo a livello di vegetazione dei boschi. Ci sono stati gli incendi, prontamente spenti. E il bosco ne ha visibilmente risentito, essendo composto da organismi viventi: le piante hanno cercato difese per combattere la siccità perdendo le foglie e riducendo la fotosintesi per sopravvivere, ma questa ondata di caldo si ripercuoterà sul territorio per 2-3 anni e può portare alla morte di specie fragili, come i castagni che già hanno altri problemi. Ci sarà una selezione naturale di alberi. Fortunatamente abbiamo boschi diversificati per specie e altezze e la loro composizione multipla ha permesso una maggiore difesa dal caldo». Se a livello forestale la tenuta è stata buona nonostante la carenza di acqua, non si può dire altrettanto per quelle biodiversità esistenti nei pressi delle pozze d’acqua. «Le pozze – conclude – sono andate in sofferenza e quindi anche gli anfibi che le popolano. Siamo corsi ai ripari con interventi di manutenzione importante, anche di ripulitura di queste zone. Anche i mammiferi, però, hanno subito contraccolpi: ad esempio i cinghiali, che noi stiamo cercando di eradicare, per la prima volta non sono cresciuti a dismisura, cosa che invece accade negli anni piovosi».

Oltre agli effetti negativi, però, la siccità ha portato anche a una riscoperta dei grandi parchi della Bergamasca, con un’affluenza in crescita ovunque. «Noi abbiamo avuto un bellissimo afflusso – dichiara Basilio Monaci, presidente del Parco del Serio – con moltissimi cittadini locali che scoprono sempre di più il nostro parco per passeggiare e andare in bicicletta. Tanti stanno conoscendo finalmente le bellezze dietro casa che prima nemmeno sapevano esistessero e questo è un valore aggiunto, anche se poi il fenomeno si è trascinato dietro il malcostume dell’abbandono dei rifiuti in alcuni casi. Ma sicuramente è una bella riscoperta del territorio, già iniziata con il post pandemia». Una riscoperta che confermano anche dal Parco dell’Adda nord, dove «abbiamo registrato – dicono – un afflusso di gente molto positivo, sia dai cittadini della zona che dai turisti. C’è tanta gente che viene, lo si può notare a vista d’occhio. E molti vengono a prendere un po’ di fresco e a ripararsi così dalla siccità e dal caldo di questa estate». Molti anche quelli che hanno deciso di ripararsi dal caldo recandosi al Parco delle Orobie Bergamasche. «Si è vissuto – dichiara Yvan Caccia, Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche – un aumento della popolazione esponenziale durante il periodo più secco che ha portato a una notevole affluenza». Così come notevole è stata l’affluenza al Parco dell’Oglio nord, come confermato dal presidente Luigi Ferrari: «Abbiamo avuto un beneficio turistico sicuramente – spiega –, con tanta gente sia del posto che da fuori che è venuta a trovarci. Anche lungo il fiume Oglio è venuta tanta gente a fare il bagno, come sempre, e il parco è sempre pieno».

Esattamente come pieno da mesi è anche il Parco dei Colli di Bergamo. Il polmone verde «Il nostro parco – conclude Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli di Bergamo – è un polmone verde per quanto riguarda la città e i dintorni, ma anche per le aree più in quota. È stato quindi sempre di aiuto e la frequentazione sempre notevole. Anche negli anni passati, ma ancora di più quest’anno. Quest’estate si è sicuramente notata una frequentazione maggiore rispetto al solito, soprattutto a passeggiare nei boschi. È stato un po’ un luogo che ha avuto la funzione di valvola di sfogo, proprio come durante il lockdown dovuto al Covid-19. Quest’estate però si veniva per ripararsi dal caldo».

Fonte: Eco di Bergamo
 I Parchi e la siccità
I Parchi e la siccità
 
logologosistemaparchi
in collaborazione con:
logologo
arpalombardia istruzione lombardia flanet federparchi cets ersaf
© 2024 - AREA Parchi
c/o Cascina Centro Parco - Parco Nord Milano
Via Clerici, 150 - 20099 Sesto San Giovanni (MI)
Tel. 02/241016219 - Fax 02/241016220
Email: areaparchi@parconord.milano.it