«Il progetto replicabile che punta a ridurre l'inquinamento urbano piantando alberi»

Maria Chiara Pastore, direttrice scientifica del progetto "Forestami", sostenuto da Fondazione di Comunità Milano, ha presentato l'iniziativa a Cernobbio (Como) in occasione della tappa di "Looking 4" dedicata al tema "Dalla pianura alle Alpi. Ecosistemi ed economie alla luce dei cambiamenti climatici".

Il progetto è nato nel 2018 con l'obiettivo di ridurre attraverso la forestazione urbana l'inquinamento atmosferico cui le città e la pianura padana sono particolarmente soggetti. Il Politecnico di Milano, con il dipartimento di architettura e studi urbani, ha iniziato una ricerca insieme al Comune di Milano, Città metropolitana, Parco Nord, Parco Agricolo Sud Milano e Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste). Grazie a un Comitato scientifico e a Fondazione di Comunità Milano vengono raccolte donazioni da pubblico e privato che permettono di fare progettazioni e manutenzioni per cinque anni.

«Sono stati firmati protocolli d'intesa con le cooperative sociali che accompagnano le progettazioni all'interno della città metropolitana - spiega Pastore -. Tutte le istituzioni lavorano insieme con l'obiettivo di creare sempre più sinergie per raggiungere quota tre milioni di nuovi alberi entro il 2030 e un aumento del 5% della superficie fogliante delle piante, in modo che sia garantita la salute del verde».

Gli alberi in città sono essenziali per l'assorbimento dell'anidride carbonica, per contrastare l'effetto "isola di calore", ma anche per garantire il benessere psicofisico degli abitanti. «Con la pandemia ci siamo resi conto di quanto sia rilevante avere una natura prossima in città - chiarisce l'esperta -. Il progetto ha proprio l'obiettivo di accompagnare una nuova idea di integrazione fra la natura e l'ambiente urbano. Sono stati firmati già 55 protocolli di intesa con i Comuni della Città metropolitana e ci auguriamo che tutti aderiscano a Forestami». Un progetto replicabile anche in altri centri urbani, lombardi e non.