Valorizzare le cinture verdi per una città più sostenibile

La due giorni. Ambiente, paesaggio e uomo: serve una sintesi equilibrata Se n'è parlato all'evento organizzato dal Parco dei Colli con l'Università. L'assessore regionale Rolfi: ripianificare i centri urbani con responsabilità. Percorso comune con Brescia in vista della Capitale della Cultura 2023.

Una riconciliazione ecologica che parte dalla conoscenza del nostro passato e guarda al futuro con l'obiettivo della sostenibilità. «Le periferie prima delle periferie. La centralità dei margini urbani nell'esperienza delle città lombarde» è il titolo del convegno che ha aperto la due giorni organizzata dal Parco dei Colli, insieme all'Università degli Studi di Bergamo, per sensibilizzare e fare cultura su tematiche non più rinviabili. «Ci siamo posti l'interrogativo di come è possibile far vivere una città in un parco e viceversa - commenta Oscar Locatelli, presidente del Parco regionale dei Colli di Bergamo - Stiamo portando avanti un lavoro insieme a Brescia, Capitale della Cultura 2023 con la nostra città.

È molto importante promuovere momenti di riflessione per valorizzare i parchi periurbani, dando centralità alle aree verdi, a favore di uno sviluppo sostenibile che tenga conto dell'ambiente. Entro il prossimo anno vogliamo sottoscrivere una Carta dei Parchi in modo da promuovere un percorso costante e duraturo per mettere a fattor comune le esperienze maturate - conclude Locatelli - È chiaro però che dobbiamo partire da chi siamo e da dove veniamo, con visite sul territorio che consentono di progettare al meglio e concretamente le soluzioni future».

I parchi periurbani sono una grande opportunità per le nostre città e «l'obiettivo è valorizzare al meglio la valenza ecosistemica - ha aggiunto Fabio Rolfi, assessore regionale all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi - Occorre pianificare le città in maniera responsabile tenendo presente l'equilibrio tra ambiente, paesaggio e uomo».

L'assessore al Verde pubblico di Bergamo, Marzia Marchesi , sottolinea come «l'obiettivo comune consiste nel migliorare la qualità della vita mettendo in campo azioni in grado di far fronte ai cambiamenti climatici. Per migliorare la relazione tra città e natura è fondamentale il ruolo dei parchi periurbani e delle amministrazioni - prosegue - , ma tutto parte dalla consapevolezza e condivisione della cittadinanza. Oggi contiamo su una nuova sensibilità ambientale, ma dobbiamo ancora costruire una vera cultura al riguardo».

Renato Ferlinghetti, docente dell'Università degli Studi di Bergamo e consigliere del Parco regionale dei Colli, ha sottolineato come «dobbiamo lavorare per la riconciliazione ecologica, partendo dallo studio delle città da un punto di vista storico. Basti pensare che si "costruiva" il bosco perché serviva per la città, dal legname alle cave da cui ricavare materiale, ma anche come protezione di sorgenti e vasi, per finire a lazzaretto quando c'erano le epidemie. La conoscenza dei nostri luoghi - aggiunge Ferlinghetti - ci permette la costruzione di una città sostenibile e inclusiva, ma gli obiettivi vanno territorializzati perché ogni realtà ha evidentemente storia e soluzioni conseguenti».

Il programma di incontri nella sede del Parco regionale dei Colli a Valmarina è stato seguito da numerosi addetti ai lavori, architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori, agronomi e forestali. Ieri sono state invece organizzate visite guidate ai Corpi Santi di Bergamo, che hanno consentito di creare una connessione tra il centro urbano e la periferia, nei quartiere di Boccaleone e Longuelo e alla Valle di Astino.