Risanamento di Mincio e laghi Piano da quattro milioni del Parco

Un progetto da circa 4 milioni di euro per risanare le acque dei laghi di Mantova e sistemare le loro sponde. È quello di cui è capofila il Parco del Mincio, co-finanziatore assieme a Provincia, Comune di Mantova, Tea, Sicam, Ato e Consorzio di bonifica territori del Mincio. Almeno il 75% delle risorse dovrebbero arrivare dalla Regione che in gennaio ha emesso un bando apposito con una dotazione finanziaria importante, ben 20 milioni. Il Parco sta preparando il progetto che dovrà essere pronto entro il 30 marzo, data di scadenza delle candidature per partecipare alla suddivisione delle risorse disponibili. La Regione avrà 60 giorni di tempo per esaminare la proposta mantovana e decidere se è meritevole o meno di finanziamento. In caso positivo, subito dopo dovrebbero partire i lavori.«Oltre ai nostri partner - spiega il presidente Maurizio Pellizzer - stiamo raccogliendo le lettere di adesione da parte di altri enti e privati che hanno accolto favorevolmente il nostro progetto e che lo sosterranno». Il direttore Cinzia De Simone, che materialmente si sta occupando del confezionamento del progetto per presentarlo in Regione, ha scritto a tutti soggetti del Contratto di fiume (all'interno del quale ci si sta muovendo), pubblici e privati, per renderli partecipi dell'operazione; è già arrivato il sostegno convinto oltre che di coloro che parteciperanno direttamente anche di molti altri, tra cui i Comuni di Gazoldo, Rodigo, Borgo Virgilio, Curtatone, Monzambano, Volta Mantovana e Redondesco, Sta, socio privato di Tea, Consorzio barcaioli del Mincio, Consorzio del Mincio, Italia Nostra, Ersaf (l'ente regionale per lo sviluppo agricolo e la forestazione) e Amici di Palazzo Te.«Il Parco del Mincio - spiega il direttore De Simone - è il capofila e curerà la regìa del progetto. Che riguarda interventi sui laghi e sulle biodiversità, il recupero delle sponde dei laghi e interventi di disinquinamento e miglioramento della qualità delle acque e l'acquisto di battelli spazzini in grado di raccogliere detriti organici e plastica nelle acque». Il parco si occuperà della pulizia straordinaria dei canali e della rimozione dei sedimenti dal letto del fiume Mincio e di altri canali anche secondari, oltre che del controllo del fior di loto. Per migliorare la biodiversità si interverrà per ricreare habitat riproduttivi per specie di interesse conservazionistico. Verranno realizzati due sgrigliatori in grado di trattenere i rifiuti e due vasche di sedimentazione e di fitodepurazione in prossimità dei canali Osone e Goldone, nei Comuni di Curtatone e Rodigo. Il Parco e il Comune di Mantova si occuperanno del consolidamento delle sponde del lago Superiore, dalla Canottieri all'Isola delle oche, e dei laghi di Mezzo e Inferiore (per questi lavori Via Roma ha stanziato 13.500 euro). A Tea è affidato, invece, il rifacimento della rete fognaria di via Cremona che serve anche la zona di Belfiore in riva al lago, con due reti distinte, una per la raccolta delle acque nere e l'altra per quella delle acque meteoriche. L'altro gestore del servizio idrico integrato, Sicam, provvederà a migliorare lo scarico delle acque meteoriche nel canale Ariello, a Rivalta e, quindi, a potenziare la capacità depurativa delle acque che poi sfoceranno nelle valli: ciò avverrà attraverso la realizzazione di una vasca di accumulo che invierà poi le acque al depuratore che si trova più in basso. Il consorzio di bonifica Terre del Mincio provvederà ad interventi di monitoraggio del livello delle acque con il posizionamento di centraline lungo il lago Inferiore, il canale Parcarello, alla Fossa del Maglio a Goito e a Fossamana. Infine, il Parco acquisterà un battello spazzino per la pulizia del lago Superiore. Il progetto complessivo ammonta a 3.725.000 euro, di cui 2.793.680 sono stati chiesti alla Regione. Il resto, 931.520 euro, saranno co-finanziati dai vari partner.«Abbiamo lavorato con grande determinazione - dice l'assessore all'ambiente all'urbanistica del Comune capoluogo, Andrea Murari - per candidare azioni fondamentali per migliorare la qualità delle acque e valorizzare le sponde dei laghi». E ricorda che si tratta di «misure che avevamo già condiviso con il Parco e gli altri enti al tavolo per la balneabilità e nel Contratto di fiume»