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Navigli e Ticino, uniti per una migliore gestione della fauna e delle acque

L'accordo tra il Consorzio irriguo Est Villoresi e il Parco: La presidente Cristina Chiappa: «Collaboriamo per migliorare il nostro ambiente»

( 04 Febbraio 2021 )

Lo sviluppo delle forme di agricoltura tradizionale, in primo luogo le marcite, è uno dei punti cardine dell'accordo di collaborazione quinquennale tra il Parco della valle del Ticino e il consorzio irriguo Est Ticino Villoresi. Nello specifico, saranno avviati progetti di ricerca relativi alla conservazione delle marcite e, in particolare, all'uso stagionale delle acque irrigue. I due enti hanno sottoscritto un'intesa ad ampio raggio per la riqualificazione ambientale, il recupero e la valorizzazione del territorio, lo sviluppo dei sistemi verdi e delle reti ecologiche, la gestione e la manutenzione del verde, oltre a studi e azioni in materia ecologico-forestale. L'accordo è significativo se si riflette sui numeri dei due enti: l'Est Ticino Villoresi è competente per 392mila ettari fra Ticino, Adda, Lambro e Po, mentre il Parco lombardo della valle del Ticino ha una superficie di 91.800 ettari, di cui 20.500 tutelati a parco naturale, e comprende l'intero territorio di 47 Comuni collocati lungo il tratto del Ticino tra il lago Maggiore e il Po nelle province di Pavia, Varese e Milano. Altri 6.560 ettari a parco naturale ricadono nel territorio di undici Comuni della provincia di Novara. Parco e consorzio, nel dettaglio, lavoreranno fianco a fianco per la tutela e il supporto all'autorità idraulica, nel settore tecnico-scientifico per le attività di gestione, tutela e conservazione della componente faunistica legata alla rete dei Navigli, dei canali e delle vie d'acqua di competenza del consorzio Est Ticino Villoresi. Subito dopo la sottoscrizione dell'accordo quadro, si definiranno alcuni specifici accordi operativi, che consentiranno di dare immediata attuazione alle attività congiunte, ma già in questo momento, per esempio, sono in corso progetti in tema di circolazione delle acque irrigue e di educazione ambientale. Iniziative comuni, inoltre, sono previste per la promozione di iniziative di educazione ambientale, del turismo e dei prodotti del parco e per l'utilizzo delle acque gestite dal Villoresi e della navigazione.«La collaborazione tra i due enti è duratura - commenta Alessandro Folli, presidente del consorzio Villoresi - Basti pensare, in passato, all'accordo per lo sviluppo delle dighe del Panperduto e all'intesa per la sistemazione del versante retrostante l'ostello, al piano integrato per i Navigli e all'accordo-quadro per lo svolgimento di attività tecnico-amministrative fra il 2015 e il 2020. Mi piace poi citare la battaglia per l'aumento dei livelli del lago Maggiore, che testimonia la consonanza di vedute su temi fondamentali». Per Cristina Chiappa, presidente del Parco del Ticino, «i due enti condividono una buona porzione di territorio e, sin da subito, è stato chiaro a entrambi che la collaborazione e la sinergia avrebbero accresciuto le reciproche capacità con ottimi risultati in diversi ambiti». Il Parco del Ticino è occupato per il 55% da aree agricole, il 22% da foreste, il 20% da aree urbanizzate e il 3% dal reticolo idrografico. La presenza di un ricco e variegato insieme di ecosistemi fa sì che nel parco sia presente un patrimonio di biodiversità senza eguali nella Pianura padana.

Fonte: La Provincia Pavese, Nazionale
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