Cantiere al via dopo il disgelo

Il sentiero che porta dall 'ingresso dell ' osservatorio astronomico fino al Forte d ' Orino è una sorta di percorso a ostacoli. E non potrebbe essere altrimenti, dato che la notte tra il 2 e il 3 ottobre scorso lungo i quasi cinque chilometri di tracciato sono cadute centinaia di alberi, abbattute come fuscelli da violente raffiche di vento. Ma se la ferita alla montagna impiegherà molto tempo per rimarginarsi, tutt ' al tro discorso vale per i sentieri: il Parco regionale del Campo dei Fiori ha infatti varato un piano di intervento per la pulizia dei tracciati coinvolti e la rimozione dei circa 200 alberi che li ostruiscono. Si tratta di lavori per un importo di circa 50mila euro, che sono già stati assegnati: «Contiamo di iniziare tra la fine di febbraio e l ' inizio di marzo - spiega il presidente dell ' ente parco, Giuseppe Barra -. Dobbiamo solo aspettare che non ci sia più neve e che il terreno dei sentieri in questione sia praticabile. Per il resto, è già stato tutto messo a punto. Le piante cadute verranno tagliate e rimosse, così come le ceppaie circostanti». Il futuro della legna Nei mesi scorsi sono stati compiuti accertamenti sia con droni sia con i satelliti di Arpa, l ' Agen zia regionale per l ' ambiente, e complessivamente - su tutto il territorio del parco, dunque tra Varese e Brinzio, fino a Cunardo - la superficie colpita dalla tempesta di ottobre è di circa 80 ettari, con un volume di legname da rimuovere di centinaia di migliaia di metri cubi. «Le analisi - prosegue Barra - hanno permesso di accertare con precisione anche le caratteristiche della vegetazione, per capire come intervenire. Ora stiamo cercando pure di mettere a punto un progetto per il ritiro di tutta questa legna: l ' obiettivo è riuscire a destinarla all ' uso più nobile possibile, e per questo sono in corso contatti con vari soggetti. Ma sappiamo che non si tratterà di un ' operazione semplice». La violenza del vento Le analisi nel frattempo hanno confermato che gli alberi sono stati abbattuti dalla sola forza del vento: non c ' entrano quindi i precedenti incendi che hanno flagellato la montagna negli anni scorsi; non c ' entrano le abbondanti piogge degli ultimi tempi; a distruggere le foreste di abeti, castagni e frassini sono state unicamente le violentissime raffiche, che forse però hanno preso una direzione diversa da quella a cui le piante erano " abituate " . Percorso a ostacoli In attesa che i sentieri vengano ripuliti, gli escursionisti non mancano. Caso emblematico è quello del Sentiero 1, percorso ogni giorno da decine di persone, con un vero e proprio assalto che si registra durante i fine settimana. Lo spesso strato di neve che ancora avvolge tutto conferisce infatti un fascino particolare alla montagna varesina e in tanti ne approfittano per una passeggiata a pochi minuti di distanza dalla città ma in uno scenario diverso. E a scoraggiare i camminatori non bastano le decine di piante collassate che si incontrano lungo il tracciato: nelle ultime settimane il continuo passaggio ha creato dei veri e propri percorsi che passano sopra le ceppaie e sotto i tronchi, dove in alcuni punti si è costretti a camminare carponi fra rami e fronde. Certo, non sarà alla portata di tutti, ma non manca chi - pur nella drammaticità di questi alberi abbattuti - ne approfitta per fare qualche esercizio extra. In attesa che il sentiero torni libero.