Nuova organizzazione per il Parco Adda Sud, «in emergenza, nella struttura avvezza alle tecnologie informatiche che ho ereditato, è stato utile non fermarsi».
Lo testimonia il presidente dell'ente Francesco Bergamaschi ribadendo che il Parco non ha mai smesso di lavorare. «Abbiamo impegnato più guardie perché l'agricoltura non si è fermata, ha lavorato in smart working, svolto riunioni di commissione paesaggio e consiglio di gestione in teleconferenza e predisposto ricca progettazione per il futuro - chiarisce poi - . Fruendo delle deroghe concesse, inoltre, abbiamo invece rimandato la discussione del conto consuntivo, da fare di persona».
Il futuro dell'ente sarà importante «dopo il colpo, inferto dal covid-19 il Parco Adda Sud è pronto per un nuovo localismo, a favorire la ricerca del benessere nella realtà concreta e vicina, riconoscendo valore a tradizione, lavoro e legami familiari». «Da subito il nostro territorio è in grado di offrire ampie possibilità di fruizione estensiva, a bassissimo rischio di contagio Covid. Il Parco è poi pronto a promuoverne ulteriormente il godimento, d'intesa con le categorie ricettive, per drenare turismo fuori porta. Vogliamo che si onorino le eccellenze del nterritorio, agroalimentari e non». Intanto è stato approvato il progetto esecutivo, di circa 64 mila euro, per completare la riqualificazione della zona umida.