[5 di 17] CONSORZIO PARCO NORD MILANO - PARCHI REGIONALI LOMBARDI Sono tornati i figli dei fiori

IL REVIVAL CUGGIONO CELEBRA I CINQUANT'ANNI DEL RADUNO

- CUGGIONO (Milano) - CINQUANT'ANNI sono passati dallo storico concerto di Woodstock. Mezzo secolo non è certo bastato a far spegnare la fiamma accesa in quelle tre giornate del 1969. Ieri a Cuggiono, scorcio di territorio milanese immerso nel verde del Parco del Ticino, reduci e nostalgici dell'evento hippie più famoso della storia hanno reso omaggio a figli dei fiori e cultori di Beatles e Rolling Stones. Nella splendida e suggestiva cornice di Villa Annoni la manifestazione "Woodstock e noi" ha ricordato e rilanciato il senso di libertà d'espressione del grandissimo concerto americano di fine anni sessanta. Gli anni erano quelli delle grandi proteste, dell'opposizione alle guerre, ma anche dell'esigenza di gridare la propria libertà sessuale e morale. L'idea di vita alternativa, anche nel suo estremo, tra hippie e figli dei fiori, sognatori rivoluzionari, cultori dell'amore libero e rappresentati di un altro tipo di cultura. LOREDANA Scalcon, una delle curatrici delle numerosi esposizioni racconta così l'evento: «Si urlava l'esigenza di sperimentare, di liberarsi di determinate sovrastrutture borghesi. Lo scopo di Woodstock e noi sarebbe quello di recuperare quello spirito, continuare a farlo vivere, perché è ancora forte nelle generazioni più vecchie ma non solo. Tutto questo grazie anche all'attualità musicale e le molte proposte di giovani musicisti». Il clima dell'evento di Cuggiono è quello giusto: partito un po' a rilento al mattino, nel pomeriggio le persone hanno cominciato a riempire l'ampio spazio dedicato all'evento. Molti i sessantenni con ancora scolpito nella memoria l'evento diventato un manifesto di libertà e lotta all'oppressione per più di una generazione. Oltre alle numerose band, diverse le proposte culturali. Loredana Scalcon e Ivan Guantario hanno messo a disposizione il loro materiale letterario: testi filosofici, libri, foto storiche di band, artisti ed hippie che hanno contraddistinto ed influenzato come poco altro i costumi della società. In mezzo a tanta musica ed iniziative sessantottine, molti dischi in vinile e materiale celebrativo. Cinquant'anni fa nasceva in quel clima la Comune del Guado, successivamente divenuta cooperativa. UNA REALTÀ voluta e realizzata su impulso dell'artista Daniele Oppi, fondatore della celebre Cascina del Guado di Malvaglio, un fervente cenacolo culturale e artistico per tutti gli anni Settanta e Ottanta. «Siamo figli di Woodstock anche noi - racconta il figlio ed erede Francesco Oppi -. Quella che per lungo tempo, e purtroppo a volte ancora oggi, è stata chiamata contro-cultura, in chiave negativa, in realtà rappresentava e rappresenta una cultura, forse d'avanguardia e di sperimentazione, ma cultura nel senso pieno del termine». Luca Cianflone © RIPRODUZIONE RISERVATA