Addio alla cava sul Po: rinasce l'oasi della Becca

LINAROLO PARTITA LA RIQUALIFICAZIONE

- LINAROLO - HA PRESO il via nei giorni scorsi la riqualificazione naturalistica di due aree sulle opposte sponde del Po, a Linarolo e Mezzanino, nella zona del ponte della Becca. È l'esito della conclusione di un lungo contenzioso legale, con un iter durato 10 anni, tra il Parco del Ticino e la società Ccpl inerti Spa. Una vicenda legata a un'attività di escavazione che alla fine è stata riconosciuta come abusiva: l'ingiunzione giudiziaria obbliga la società al pagamento di una sanzione di 381mila euro e al ripristino delle aree. «Dopo anni di contenzioso - spiegano dal Parco del Ticino - si è raggiunto un accordo con la società che consentirà il recupero ambientale di un'area di grande pregio. La società ha versato qualche settimana fa al Parco la sanzione amministrativa concordata nell'ultimo grado di giudizio e si è impegnata a rimuovere entro sei mesi i cumuli di inerti non rinaturalizzati e il materiale depositato delle due aree. Nell'immediato sono già cominciati i lavori di smantellamento del nastro trasportatore. Parte della somma versata al Parco sarà utilizzata per il ripristino della zona boschiva lungo l'argine del Po». LE AREE coinvolte, in parte demaniali, nel corso degli anni del lungo contenzioso si sono nel frattempo parzialmente rinaturalizzate. «Il fiume si è spostato - confermano dal Parco del Ticino - depositando uno strato di terreno dove è cresciuta spontaneamente nuova vegetazione e in parte si è creata una zona umida. Il nostro intervento riguarderà in futuro il rimboschimento sull'argine del fiume Po, in prossimità del nuovo corso che nel frattempo l'acqua ha preso». Stefano Zanette