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Al lupo, al lupo!

( 14 Settembre 2022 )

La presenza del lupo ha subito alti e bassi, Se in origine era uno dei mammiferi più diffusi sulla Terra, il conflitto creatosi con le attività legate all’allevamento del bestiame ha causato una forte contrazione del suo areale, provocandone la scomparsa da gran parte dell’Europa centrale e settentrionale. Nei primi anni Settanta del secolo scorso erano rimasti circa 100 individui di lupo appenninico in sparute aree separate tra loro. E così il lupo appenninico è stato tolto dall’elenco delle specie nocive e inserito in quello delle specie protette.

Il lupo così è riuscito a espandersi nuovamente, fino ad arrivare all’attuale areale geografico di distribuzione.

Un ruolo importante nel recupero della specie lo hanno avuto la sua capacità di sopravvivere in molti contesti diversi, di nutrirsi di ogni fonte di cibo disponibile e la sua organizzazione sociale in branco.

L’espansione delle popolazioni di lupo in aree collinari e di pianura, più densamente abitate rispetto alle aree montane, determina l’aumento delle probabilità di avvistamento di lupi in contesti urbanizzati.

Occorre avere chiaro il concetto che la possibilità di avvistare un lupo presso un centro abitato non è sinonimo di pericolo.

Troppo spesso, quando si parla di lupo, i media hanno utilizzato toni allarmistici.

Per ricondurre i rischi alla giusta dimensione, il progetto Life Wolfalps EU, che ha tra gli obiettivi il miglioramento della coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sul territorio, ha prodotto un pannello con le buone pratiche di comportamento in caso di avvistamento del lupo.
Il progetto Life ha istituito le squadre locali di emergenza per la prevenzione degli attacchi da lupo (WPIU – Wolf Prevention Intervention Units) a supporto degli allevatori.

È tuttavia necessario adottare comportamenti che evitino che i lupi diventino confidenti nei confronti dell’uomo. Il lupo confidente è un animale che, avendo perso la naturale diffidenza verso le persone, si avvicina ripetutamente senza mostrare reazioni di fuga o paura. La pratica di offrire cibo, in modo volontario ma anche involontario, lasciando rifiuti organici o cibo per animali domestici a disposizione dei selvatici, rafforza la perdita della diffidenza. Per questo motivo, è fondamentale avvisare le autorità competenti, in caso di comportamenti confidenti o anomali da parte del lupo.

In contesti abitati/urbani

- Non lasciare fonti di cibo nei pressi delle abitazioni (organico, resti alimentari, cibo per animali domestici).

- Tenere il cane, durante la notte, in un box o dentro casa.

- Non lasciare il cane libero di uscire da solo.

- Non avvicinare mai e per nessun motivo gli animali (vale per il lupo e per qualsiasi selvatico) né cercare di interferire con il loro comportamento.

- Non dare mai da mangiare al lupo e agli animali selvatici.

In contesti naturali

- Portare il cane al guinzaglio e non lasciarlo libero di girare da solo.

- Nel caso in cui si osservino uno o più lupi da lontano, restare in silenzio e osservare senza interferire e non tentare di avvicinarsi.

Nel caso di incontri in natura

- Se non siamo a nostro agio, basterà parlare a voce alta ed eventualmente agitare le braccia o battere le mani: il lupo nella maggior parte dei casi si allontanerà spontaneamente.

- Se non dovesse allontanarsi camminare lentamente, parlando.

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