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Sull’Arera intanto nasce il museo della montagna

Oltre il Colle Pronto a 1.600 metri l’edificio che ospiterà testimonianze e storia d’alta quota, insieme a Cai e Parco

( 30 Novembre 2024 )

Far (ri)fiorire l’Arera di progetti per il turismo. Rendendo l’area attorno al pizzo di 2.512 metri - una delle quattro vette che circondano la conca del paese - ancora più attrattiva.
Oltre il Colle ci crede e investe sullo straordinario massiccio calcareo a cavallo tra Val Brembana e Val Seriana.
Qui sorgeranno il Museo della montagna bergamasca, un nuovo itinerario alla scoperta dei fiori (oltre a quello più lungo già esistente), un breve percorso minerario a scopo turistico e rinascerà l’orto botanico. Oltre a far ripartire la Cattedrale vegetale, parzialmente danneggiata da un nubifragio nel 2018.
Quasi al traguardo la prima parte di quello che sarà il «Museo della montagna», realizzato a 1.600 metri di quota, dove fino al 1996 c’era la partenza degli impianti di risalita dello sci. Qui, da alcuni anni, si arriva con una strada asfaltata (a pagamento e aperta dalla tarda primavera all’autunno). I lavori del «contenitore» che dovrà ospitare il museo sono ormai conclusi.
«Al piano terra - spiega il sindaco Ferruccio Ghilardi - abbiamo ricavato uno spazio coperto ma aperto ai lati, al piano superiore l’area del museo con grandi vetrate che guardano sulla valle e sull’Arera. La struttura è ormai conclusa .
Ora si tratta di decidere, in accordo con le istituzioni della montagna, il Cai, il Parco delle Orobie, il Gruppo Flora alpina bergamasca, come allestire il museo. Prima concluderemo tutta la struttura poi stabiliremo i tempi di apertura».
Si pensa a una parte dedicata ai fiori, alla fauna, ma anche all’alpinismo: esposizione e didattica. Accanto alla futura sede del museo ci sono le vecchie baracche che ospitavano la ristorazione quando erano in funzione gli impianti di risalita. Saranno demolite (quelle in legno) per lasciare posto a un nuovo centro di ristoro (per la cui realizzazione si stanno però cercando i fondi).
Dal «Museo della montagna» partirà anche il nuovo «Anello dei fiori», un itinerario di circa un’ora e mezza alla scoperta della flora locale, una versione minore del «Sentiero dei fiori e delle farfalle» da anni percorribile lungo l’Arera.
«Un percorso adatto anche alle famiglie - continua il sindaco - che attraversa anche l’orto botanico che sarà ripristinato». Ma lungo le pendici dell’Arera si trovano anche altre strutture comunali.
«Stiamo provvedendo alla ristrutturazione di una vecchia cascina in località Coppi, posta a 1.700 metri di quota e lungo la strada sterrata che porta al rifugio Capanna 2.000 - dice il sindaco -. Ospiterà un alloggio per l’alpeggiatore. E sarà utilizzata per la vendita dei formaggi».
Tra gli obiettivi dell’Amministrazione anche la riqualificazione del rifugio di proprietà, il «Capanna 2000»: «Lo renderemo più funzionale - continua Ghilardi -. Anche perché in questi anni gli escursionisti sono aumentati».
Poco a valle del rifugio, peraltro, il Comune vorrebbe rendere visitabile ai turisti un percorso ex minerario di circa un chilometro, un progetto che è stato affidato al Consorzio forestale Menna-Ortighera. C’è poi la Cattedrale vegetale, visitabile lungo la strada asfaltata che dalla Plassa sale a 1.600 metri: progettata nel 2008, iniziò a crescere finché le impalcature che dovevano guidarne la crescita sono state parzialmente distrutte dalla tempesta Vaia del 2018. È stata effettuata una ripiantumazione e a breve il Parco delle Orobie inizierà la potatura per dare forma alla Cattedrale. Ma è tutta l’ampia conca naturale di Oltre il Colle al centro delle attenzioni del Comune che, grazie ai volontari e al Cai, ha posizionato 180 cartelli lungo i sentieri. Un tassello ulteriore per valorizzare l’Arera e tutta la conca di Oltre il Colle. G. Gh. C

Fonte: Eco di Bergamo
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