di Simona Ballatore
MILANO
Quattro percorsi laboratoriali - tra biologia, ecologia, ciclo della materia e alimentazione - e un viaggio immersivo negli ecosistemi forestali del mondo, tra animali veri e in realtà aumentata. Il progetto ha coinvolto per ora 30 classi - dalla scuola dell'infanzia alle medie (e ha voluto partecipare anche una superiore) - di Milano e hinterland, ma sono già un centinaio in lista d'attesa.
Si comincia da una necessità: «Avvicinare gli studenti e le studentesse alle discipline Stem e anche alla chimica, che fa ancora i conti con preconcetti. Oltre a essere fondamentale per trovare materiali e formulazioni sempre più sostenibili, è uno dei settori trainanti per l'Italia. Servirà sempre più personale qualificato», spiega Marco Madeddu, amministratore delegato Imcd Italia, multinazionale specializzata nella formulazione e distribuzione di specialità chimiche e ingredienti, alla regia dell'iniziativa. Sono stati strutturati laboratori differenti, a seconda delle diverse fasce di età, per «cominciare già da bambini a sviluppare un approccio Stem» e per scardinare anche i tabù di genere, che ancora ci sono.
L'Imcd Stem Lab ha preso vita all'interno di una scuola internazionale, la paritaria bilingue Bdc School di via dei Fontanili, che si apre ad alunni di altri istituti, pubblici e privati. Si estrae la clorofilla, si mettono le mani su provette e reagenti, si parla di natura. Accanto è stata sviluppata una mostra per sensibilizzare le classi sull'importanza della forestazione urbana e della sostenibilità ambientale, insieme a ForestaMi e al Parco Nord.
È nata così "Dentro le Foreste Stem Lab". Il percorso è stato curato scientificamente dal ricercatore in scienze forestali della Statale di Milano, Giorgio Vacchiano e a fare da guida ci sono anche gli esperti dell'associazione Idea. «Si parte dalla foresta temperata: oltre alle informazioni sui pannelli, inquadrando gli animaletti con i tablet si animano - spiega Paola Ceruti -. Poi si fa una carrellata nelle foreste del mondo, dalla tropicale alla boreale, con ricostruzioni ambientali e terrari con animali vivi e reperti naturalistici». C'è il millepiedi gigante africano, ci sono la rana pacman, il pitone reale e l'insetto stecco. Il viaggio è strutturato sulle domande dei bambini e termina con un "gioco" di sensibilizzazione: bisogna capire come bilanciare le emissioni di Co2. I laboratori e il percorso vengono pensati insieme agli insegnanti, in modo da inserirli nei programmi didattici.
«Dentro le Foreste Stem Lab non è solo un'iniziativa educativa, ma anche una forma di impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. Con Scuola ForestaMi ci poniamo da anni l'obiettivo di coinvolgere studenti e studentesse di scuole di ogni ordine e grado con contenuti e progetti che coniughino conoscenza, condivisione e azione. Siamo felici che Imcd Italia abbia scelto di affiancarci in questo progetto innovativo per responsabilizzare i giovani ad agire in prima persona per l'incremento della natura nelle aree urbane - sottolinea Riccardo Gini, direttore tecnico di ForestaMi -. Conoscere è il primo indispensabile passo per poter apprezzare, promuovere e mettere in atto azioni che consentano alle nostre aree urbane, sempre più in espansione, di coniugarsi con una consistente presenza di alberi e arbusti indispensabili per adattarsi al cambiamento climatico e dare respiro e bellezza alle nostre città». Il progetto si concluderà a metà dicembre con i primi 30 laboratori didattici, ma punta a crescere nei prossimi anni scolastici. La collaborazione con le scuole poi prosegue negli altri laboratori di Imcd dedicati all'alimentazione, al Beauty & Personal Care e al Coatings & Construction hub.
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