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Turismo lento, due ponti mettono le ciclabili in rete

( 02 Novembre 2024 )

MONNO
Sta nascendo al confine tra Edolo e Monno, nella località Iscla, una delle opere forse più importanti programmate negli ultimi tempi dalla Comunità montana, e nello specifico dal Parco dell'Adamello, per completare, migliorare e collegare tra loro le ciclovie disegnate sul fondovalle che si irradiano poi nelle convalli.
È un intervento che costerà all'ente comprensoriale circa 1,7 milioni di euro e che prevede la posa di due ponti: uno per attraversare l'Oglio, il secondo per superare la statale del Tonale.I due manufatti permetteranno ai ciclisti e ai pedoni di spostarsi in sicurezza (senza dover percorrere un tratto più o meno lungo dell'arteria nazionale) da un versante all'altro, dalla ciclovia dell'Oglio che si snoda principalmente lungo la Valeriana alla sterrata che conduce alla chiesetta di San Brizio, e che poi si congiunge al tracciato ciclopedonale della Costa di Edolo e che, attraverso una deviazione, permette anche di arrivare fin sul Mortirolo.«Un investimento sicuramente importante per il settore turistico - evidenzia l'assessore delegato al Parco Giovan Battista Bernardi -. E mi preme rimarcare come negli anni a venire sarà fondamentale destinare nuove risorse al reticolo delle ciclopedonali. Abbiamo appurato che, per esempio, grazie alle e-bike, ma in generale al turismo legato alle biciclette, negli ultimi tempi in Valcamonica si è registrata un'impennata di presenze davvero significativa - prosegue Bernardi -, forse anche perché la maggior parte dei rifugi sono raggiungibili in sella alle due ruote. E questo per noi è un vanto».
Dall'inizio di settembre il sindaco di Berzo Demo è nella stanza dei bottoni del Parco dell'Adamello. Gli obiettivi prioritari che si è prefissato per il suo mandato sono di incrementare il chilometraggio delle ciclopedonali e di potenziare il servizio di bus navetta estivo, un servizio questo istituito per favorire l'accesso degli escursionisti e per scongiurare i parcheggi selvaggi nei prati agli imbocchi dei sentieri principali, «perché sono convinto che il turismo sostenibile debba essere alla base del futuro sviluppo dell'area protetta».Un volano da tutelare«Non abbiamo timore di accogliere un gran numero di visitatori perché riteniamo che le nostre montagne rappresentino un volano per l'economia - aggiunge -. Ovviamente, i territori sono da rispettare e tutelare, ma si possono aumentare le presenze grazie alle iniziative attuate, il bus navetta ne è un esempio. Personalmente, forse anche perché sono un grande appassionato delle due ruote, ritengo che le biciclette possano rappresentare il futuro del turismo e non solamente nella nostra valle».

Fonte: Brescia oggi
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