Una visita nella riserva si può trasformare in un salto nel passato, un'occasione per osservare le trasformazioni operate dall'uomo sull'ambiente circostante. Infatti la palude, tutelata come riserva naturale regionale, si è formata in seguito ad un intervento di rettificazione dell'Oglio effettuato alla fine del 18° secolo, sembra per garantire la navigazione sul fiume. Successivamente il meandro abbandonato (chiamato anche Oglio morto) si è impaludato favorendo l'insediamento di animali e piante tipici degli ambienti palustri, ormai molto rari, soprattutto nella Pianura Padana. Attualmente questa parte è visitabile "dall'alto" percorrendo l'argine maestro dell'Oglio sulla riva destra (verso Calvatone). Il resto della riserva è attualmente occupato da coltivazioni di pioppi e di altre specie di latifoglie e da aree interessate da un progetto di rinaturalizzazione.
Varie le proposte offerte, che passano dalla visita alla riserva, all'apprendere le parole "difficili" della natura grazie a giochi, favole, indovinelli, a scoprire il bosco e la biodiversità, gli asini e le api.
Per approfondire la proposta, si può utilizzare la piattaforma digitale gratuita "Natura in Movimento", da cui scaricare materiale didattico, realizzare un gioco interattivo e pubblicare i propri lavori.