«Parchi sovracomunali preziosi Giornata annuale per tutelarli»

«Abbiamo tutte le intenzioni di farla, una giornata annuale per tutelare i Plis, i parchi locali di interesse sovracomunale. Siamo convinti che questo strumento sia utile e necessario per salvaguardare il territorio: siamo una delle province che consuma più territorio, abbiamo richieste di logistiche per un milione di metri quadrati nella Bassa». Gianfranco Masper, consigliere provinciale delegato all'Ambiente e ai Parchi, ieri ha accolto - pur con le valutazioni operative del caso che andranno fatte - la proposta di una giornata annuale a tema, presentata dal Plis delle Valli d'Argon (che dal 2006 unisce San Paolo d'Argon, Cenate Sotto, Torre de' Roveri e Albano) in occasione della prima edizione della festa del parco locale. Dopo il convegno di ieri mattina a Cenate Sotto, il prossimo incontro di riflessione sui parchi locali intercomunali - probabilmente il prossimo anno - sarà a Carobbio degli Angeli, dove è presente il Plis del Malmera.

«L'iniziativa di oggi si inserisce nel percorso di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, vuole togliere dal "sonno" queste importanti realtà territoriali con iniziative di libere attività, per il miglioramento della qualità della vita, favorendo la coesione sociale - rilevano dal Plis delle Valli d'Argon -. La nostra iniziativa parte dal basso e chiede alle istituzioni prospettive e maggiore attenzione alle aree protette decentrate». In questo percorso di valorizzazione dei Plis, a novembre verrà firmata la carta Bergamo Brescia Parchi periurbani, su iniziativa del Parco dei Colli e del Plis delle colline di Brescia. «Vogliamo istituire un rapporto nuovo tra aree protette», dichiara Renato Ferlinghetti, docente all'Università di Bergamo, intervenuto al convegno. Francesca Caironi, direttrice del Parco dei Colli di Bergamo, ricorda che «l'ambito territoriale ecosistemico (Ate) del Parco dei Colli, approvato a fine 2018 da Regione Lombardia, comprende l'area protetta e i Plis, nonché una riserva e un monumento naturale. È quindi una rete di tutela del territorio che passa attraverso funzioni differenti ma con l'unico obiettivo comune di salvaguardare il territorio in tutti i suoi aspetti. Si tratta di superfici che hanno un peso specifico rilevante: il sistema delle aree protette interessa un quarto del territorio regionale».

Momento «sospeso» Ferlinghetti ha ricordato che nel 2023 ricorre il 50° anniversario dall'attivazione delle politiche sulle aree protette in Lombardia. «La nostra Regione ha lanciato una sfida alta già negli Anni '70. La legge nazionale arrivò negli Anni '90: la Lombardia aveva avuto una visione strategica 20 anni prima». Sempre in quell'epoca nacquero i primi Plis, «una rete più sottile delle aree protette, di scala più piccola. Ora stanno vivendo un momento di sospensione, la legge quadro 28/2016 è scricchiolante, perché servirebbe rivedere e ottimizzare i costi di gestione - conclude Ferlinghetti -. Sono un grande patrimonio, ma vivono una fase in cui i finanziamenti e le prospettive sono limitate: stanno cercando risposte».