Guida sui percorsi a piedi e in bicicletta nel Parco dei Colli

Ora «Il Parco dei Colli di Bergamo» ha una sua guida, che traccia, fra l'altro, i «Percorsi a piedi e in bicicletta» che si snodano al suo interno. A redigerla, l'urbanista e cartografo milanese Albano Marcarini, già autore di diversi atlanti e guide turistiche, autore, anche, degli acquerelli che, accanto a un ricco apparato fotografico, riproducono scorci, vedute, edifici, animali, piante, frutti che caratterizzano il Parco. La guida, edita da Lyasis, è stata presentata alla Fiera dei Librai, dallo stesso Marcarini insieme a Oscar Locatelli e Angelo Colleoni, rispettivamente presidente e vicepresidente del Parco dei colli.

Sono sentieri «domestici, casalinghi», indicati non da numeri e sigle ma «con nome e cognome», ha spiegato Marcarini. Già noti a tanti bergamaschi, dovrebbero cominciare ad essere goduti «anche dai turisti, che però, si fermano perlopiù a San Vigilio». Siamo in un periodo in cui camminare è di gran moda, ma secondo l'autore, «non ci si ferma più. Dobbiamo tornare ad esercitare l'arte della contemplazione», riportare in auge l'istituto del «Belvedere». «Se contempli il paesaggio, è più facile che tu lo capisca, lo apprezzi, lo protegga». Un invito a una sorta di slow walking: «Ho provato a fare un censimento di tutto quanto c'è in un mq di sentiero: erbe, fiori, insetti, pietre...». Una forma di educazione «al piccolo, al lento, al bello». Alla quale afferisce anche la nuova cartografia esibita dalla guida: che «non è quella ufficiale del Parco, ma è stata fatta appositamente, su scala molto più grande», per esaltare i particolari. «Questi sono percorsi, insieme, reali e culturali», conferma l'architetto Colleoni, a cui va ascritta l'iniziativa di far redigere la guida. Un modo per favorire «la conoscenza dei luoghi».

Come Parco, «stiamo realizzando il progetto "A mezza costa"». Un itinerario, a 400-450 metri di altitudine, che va «dalla chiesa di San Mauro, sopra Villa d'Almè, a quella di San Rocco ad Albino. Buona parte è già coperta da sentieri, abbiamo dato mandato e stiamo provvedendo a tracciare le parti mancanti. Non so se riusciremo a finire entro il mandato, ma ci proviamo». Progetto anche più ambizioso, in stretta collaborazione con l'amministrazione, «estendere il Parco all'intera area Sud, fino ai confini del Comune di Bergamo con Lallio, Stezzano...». Come dire «cambiare scala: comprendervi anche le aree agricole, abbracciando la città anche da Sud». Il progetto «è stato già recepito nel Pgt, manca l'approvazione e la promulgazione di legge, della Regione».

A proposito, si accennava, alla storia dell'ente, «la sua prima parte», ha ricordato Locatelli, «è legata a un regime strettamente vincolistico, per poi passare a un'idea di Parco aperto alla popolazione, di cui ha gradatamente ottenuto il consenso». La guida è anche «una fotografia della fase che il Parco sta vivendo». E, quanto agli sviluppi, «purtroppo nel Pnrr sono compresi i Parchi nazionali, ma non quelli come il nostro».