A piedi o in bici, scoprire il territorio

Dal Pulignano ai fontalini di Dovera, dalla Valgrassa alla Foresta di pianura, passando per i canali e il giro delle undici cascine di Lucia Macchioni Dieci itinerari nel verde da percorrere nella natura: grazie alla guida realizzata dall'Università delle tre età, durante la bella stagione i lodigiani potranno affrontare piacevoli passeggiate immerse nelle campagne tipiche del territorio: veri e propri tesori nascosti dalla vita frenetica di ogni giorno, che vale la pena scoprire grazie alle indicazioni fornite dall'autrice Mariachiara Raimondi. «La campagna non era mai stata nelle mie corde fino a quando, quattro anni fa, non mi sono iscritta al laboratorio del cammino promosso ogni venerdì mattina dall'Unitre con la guida di Adriano Rivano - aveva detto Raimondi, la scorsa primavera, in occasione della presentazione ufficiale del libro edito da Pmp -: un'avventura che si è rivelata una scoperta nuova ogni giorno, che mi ha fatto innamorare di scorci mai visti prima».

Una realtà fatta di cascine diroccate, risorgive e canali e poi fauna e flora che cresce autoctona in piena armonia: «Anche il cascinale abbandonato più decadente, conserva sempre la vita: angoli nascosti, di rara bellezza degni di essere scoperti», aveva riferito. Stampati nero su bianco tra le 144 pagine dell'opera a cui ha contributo il Parco Adda Sud, si possono scovare itinerari per tutti i gusti: «Dai fontanili alle rogge, dalle ciclabili ai sentieri in campagna, le nostre terre sono fertili e ricche di curiosità». E, grazie alla possibilità di scoprire il Lodigiano con occhi nuovi, i percorsi promossi dall'Unitre coniugheranno il benessere che passa dall'attività fisica con la possibilità di staccare la spina dalla routine, per vivere momenti di relax, ai ritmi più lenti scanditi della natura.

Sono dieci in tutto gli itinerari tracciati tra strade asfaltate e sentieri sterrati di campagna: Portadore, i fontanili di Dovera, le risorgive di Cadilana, Valgrassa, la Foresta di pianura, i canali Lanfroia e la Muzza, il giro delle undici cascine, il Pulignano e il Belgiadino. Partendo dalle strade di città, infatti, ci si può facilmente addentrare in nuovi panorami suggestivi, proprio come quelli che corrono lungo il corso della Muzza: si parte dalla chiesa di San Fereolo per raggiungere via Marescalca e, percorrendo il centro abitato oltre alla roggia Bertonica, si raggiunge il vivaio Oldani da cui prende il via un percorso in mezzo ai campi fino a cascina Marescalca. Superate le rogge Quaresimina e Codogna, si raggiunge via IV Novembre fino a raggiungere la chiesa di San Callisto papa e Martire. Dopo duecento metri dal semaforo che attraversa la strada provinciale 186, ci si affaccia sulla Muzza S. Angelo per panorami naturali, a un passo dalla città.