Portabiciclette, fioriere e panchine: sono queste alcune delle nuove "vite" degli alberi abbattuti dalla tempesta "Alex" la notte tra il 2 e il 3 ottobre di due anni fa in vetta al Campo dei Fiori. Nei giorni scorsi a Brinzio sono iniziate le attività di posizionamento dei nuovi arredi urbani in legno, realizzati appunto con i tronchi di faggi e abeti sradicati dalle raffiche di vento a oltre 120 chilometri orari.
Le ferite inferte alla montagna varesina quella notte d'autunno del 2020 sono ancora ben visibili e proprio in queste settimane il sentiero di vetta, quello che porta dal piazzale dell'Osservatorio fino al Forte d'Orino, è chiuso durante la settimana (aperto soltanto nel weekend) per consentire la prosecuzione delle attività di pulizia e bonifica dei boschi, dove si trovano ancora decine di alberi stramazzati. Del resto, la mole di legname è enorme: si parla infatti di circa 200 metri cubi di materiale, a fronte dei 90 stimati all'inizio delle operazioni.
Grazie a un progetto varato dall'ente parco, per uno stanziamento di circa 40mila euro, i fusti degli alberi vengono rimossi dal bosco e lavorati fino a diventare staccionate, cartelloni, panchine e portabiciclette, da collocare all'interno dell'area del Campo dei Fiori. «Una parte dei lavori è già stata fatta - aveva spiegato il mese scorso il presidente dell'ente, Giuseppe Barra -. L'intento è proprio quello di utilizzare al meglio il materiale degli schianti per sostituire elementi ammalorati». Insomma, gli alberi caduti nel parco restano nel "loro" parco, ma sotto un'altra forma.