«Prati stabili», unica zona sempreverde in Lombardia

Sempre in termini di sostenibilità ambientale è il progetto realizzato dalla Latteria San Pietro di Goito, presentato recentemente all'Accademia Nazionale Virgiliana che ha promosso la conoscenza degli interventi di sostenibilità ambientale realizzati nel Mantovano dalle imprese dell'agroalimentare. Anche qui un'esperienza che nasce dal bilancio, per la sua valenza economica ma anche ambientale e sociale. Il tutto costruito negli anni con pazienza e attenzione alle necessità dell'impresa e dei suoi associati.

E specie, in questo caso, anche alle esigenze del territorio, ovvero con attenzione ai progetti delle comunità che insistono in quest'area del medio mantovano comunemente denominata dei "prati stabili". Questi resi possibili, dalla metà del Cinquecento, con la costruzione della rete irrigua che ha reso fertile la valle originariamente ghiaiosa. Così dopo aver recentemente riattivato insieme alle altre latterie sociali della zona la manifestazione realizzata a Goito che nell'autunno celebra il Grana Padano Dop, detto appunto dei prati stabili, la società, insieme ad altri investitori ha costruito un nuovo caseificio destinato alla trasformazione del latte in Grana Padano, ma con la diversificazione nelle diverse tipologie, Dop, selezione "da fieno" e "biologico". Sappiamo anche della produzione "kosher", qui la lavorazione è seguita dai rabbini inviati dalla comunità israelitica e il formaggio è destinato, in gran parte, ai mercati di New York e di Israele.

Nel frattempo si è concluso il Progetto di Piano Integrato d'Area denominato "Valorizzazione del territorio dei prati stabili della valle del Mincio." Questo, oltre agli interventi della Latteria, ha compreso le azioni svolte dal Parco del Mincio nonché quelle dei Comuni dell'area per il miglioramento della rete viabilistica rurale. Infine, recentissima, è l'inaugurazione dell'Oasi realizzata all'ingresso della Latteria. Uno spazio a disposizione della comunità per iniziative anche didattiche che incrementano la sostenibilità sociale della Latteria San Pietro. Ed ora è il momento, discutendo di sistema lattiero-caseario mantovano e delle recenti realizzazioni delle singole società, per presentare pubblicamente questi progetti realizzati.

Con la Latteria San Pietro è il quarto intervento ospitato dall'Accademia Virgiliana dedicato appunto alla sintesi dei progetti verso la sostenibilità, in questo caso realizzata nel territorio dei prati stabili. Relatore è stato lo stesso presidente della Latteria San Pietro Stefano Pezzini. Frutto di uno studio condotto da imprese agricole, latterie, enti privati ed enti pubblici, il primo passaggio è stata la mappatura dei prati stabili subito seguita dal progetto "Latte sostenibile" ove in 10 allevamenti si sono studiate le emissioni di gas serra e calcolata la cosiddetta "impronta carbonica". Si è così osservato che circa la metà delle emissioni è determinato dalle fermentazioni enteriche (dei bovini) mentre altre emissioni vengono dalle deiezioni animali e dagli alimenti acquistati. È stata così costruita una APP, ovvero un questionario tramite il quale gli allevatori della San Pietro possono controllare le fasi più critiche dei processi di produzione del latte e alleggerire l'impatto ambientale dell'allevamento.

Infine la comunicazione, davvero invitante perché dei prati stabili nella valle del Mincio si dice: «l'unica "macchia sempreverde" della Pianura Padana».