Al Parco del Ticino l'inclusione è servita

È grazie ai ragazzi della cooperativa sociale La Ruota se l'area picnic della Fagiana, nel Parco del Ticino, ha acquistato un nuovo look. Un'esperienza che continua positivamente, dopo l'interruzione avvenuta a causa del lockdown, come ha detto la presidente del Parco del Ticino Cristina Chiappa. «Questo ci ha permesso di realizzare cose belle, ma anche utili per la società - ha spiegato la presidente della cooperativa, Fiorella Colombo -: in questi anni abbiamo lavorato con il Parco del Ticino grazie a una convenzione che ci ha permesso di rinnovare alcuni settori del Parco, come gli hotel per gli uccelli e adesso i bugs hotel per gli insetti impollinatori». Coccinelle, api solitarie e altri ancora troveranno la loro abitazione grazie ai ragazzi della cooperativa che hanno lavorato con passione, vivendo la propria disabilità sentendosi utili per la società.

Francesca Monno, consigliere del Parco con delega all'ufficio faunistico, spiega che la collaborazione è nata con un progetto Life Biosource che aveva prodotto risultati importanti. E aggiunge: «La grande soddisfazione derivante da questa idea di inclusività è che il personale del Parco, più che insegnare ha potuto imparare qualcosa da questi ragazzi. Ci hanno infatti mostrato un altro modo di leggere l'ambiente che ci circonda. La parola sostenibile ha trovato concretezza; seppur in modo semplice, è stato realizzato un progetto di sostenibilità ambientale e sociale».

Un'esperienza anche di condivisione, come ha detto Monica di Francesco, responsabile settore Fauna del Parco, tra un ente territoriale e una realtà portata al sostegno del sociale. «Nata quasi per caso e poi strutturata in maniera organica - aggiunge - i ragazzi de La Ruota hanno proposto iniziative di recupero e alcune idee per realizzare manufatti e giochi didattici realizzati con materiale di recupero che useremo per le attività di educazione ambientale». Non solo casette, ma anche restauro delle combinazioni picnic alla Fagiana. Manufatti ormai logori e poco mantenuti, che riprenderanno il loro uso grazie ai ragazzi della coop.