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Messner «apre» una via Bonatti al Parco Lambro

Il personaggio «Per me è stato il primo degli ambientalisti»

( 21 Giugno 2022 )

L'alpinista Reinhold Messner ha inaugurato ieri al Parco Lambro il sentiero «Walter Bonatti» in omaggio al grande alpinista, esploratore e fotoreporter, celebre anche per aver partecipato a soli 24 anni alla spedizione del K2. Nella stessa occasione, l'assessora allo Sport Martina Riva ha consegnato un riconoscimento civico a Messner.

«Spero che i giovani che vedranno la targa intitolata a Walter Bonatti su questo sentiero siano incuriositi da un grandissimo personaggio non solo dello sport». Da alpinista ad alpinista, la leggenda degli 8 mila Reinhold Messner con queste parole tiene viva la memoria, insieme al Comune di Milano, dell'esploratore lombardo scomparso nel 2011. Per farlo l'amministrazione comunale ha intitolato a Bonatti un sentiero all'interno del Parco Lambro, già «sentiero urbano» del Cai Milano che risale per un chilometro una piccola collina ai margini di via Feltre. Un'intitolazione che ha un valore simbolico e guarda alle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026 come ricorda l'assessore allo Sport Martina Riva: «Questo tributo vuole testimoniare l'impegno di Palazzo Marino in vista delle Olimpiadi e al tempo stesso sottolineare il lavoro dei volontari - primi fra tutti gli Alpini e il Club alpino italiano - nell'avvicinare i giovani alla montagna. Al tempo stesso verificheremo in questi mesi la possibilità di una rassegna dedicata alla montagna, forse in autunno».

Le motivazioni tecniche (e sentimentali) sulla scelta del sentiero arrivano dall'architetto Aldo Faleri: «L'abbiamo individuato perché il parco Lambro si trova di fronte alla Grigna e al Resegone che sono state le pareti di roccia e le montagne del giovane Bonatti quando era operaio della Falck di Sesto - spiega il docente di Design alpino al Politecnico di Milano e appassionato di montagna - assieme al Comune di Milano, con il patrocinio della sezione Cai di Milano e con un gruppo di cultori della montagna, siamo riusciti a intitolare il sentiero a Bonatti» - spiega ancora Faleri che ricorda di aver incontrato Bonatti una sola volta - «Avevo undici anni e andai a intervistarlo per un giornalino della scuola: da allora per me diventò un personaggio "eroico" con il susseguirsi delle sue imprese in giro per il mondo».

Grande apprezzamento per questo omaggio è espresso da Reinhold Messner, l'uomo che per primo al mondo ha scalato i quattordici ottomila della Terra ed è protagonista del film-documentario «Fratelli si diventa» di Alessandro Filippini e Fredo Valla, dedicato proprio alla figura di Bonatti: «Oltre ad essere stato un alpinista straordinario, un outsider con un palmarès di vette conquistate impressionante, Walter è stato anche uno dei primi ecologisti moderni, avendo capito già negli anni Sessanta i pericoli che correva il nostro Pianeta: le sue previsioni purtroppo si sono tragicamente avverate».

Dopo la conquista della parete nord del Cervino nel 1965, a soli 35 anni, Bonatti si ritirò dall'alpinismo professionistico cominciando un'attività da esploratore globe-trotter, realizzando centinaia di servizi fotogiornalistici di cui molti pubblicati dal settimanale «Epoca», soprattutto dall'Africa e dal Sudamerica. Solo nel 2008 arriva la revisione finale da parte del Cai della vicenda del K2 che convalida in molte parti la sua versione, contrapposta alle relazioni del capospedizione Ardito Desio sulla base del resoconto di Achille Compagnoni che conquistò la vetta con Lino Lacedelli. Da ricordare l'apparizione del 2009 alla trasmissione tv «Che tempo che fa» in cui ricordò la notte del 30 luglio del 1954 a -50 gradi di temperatura a causa dei malintesi in seno alla spedizione.

Sempre ieri il Comune di Milano ha conferito un riconoscimento civico a Messner «per le sue leggendarie imprese alpinistiche e per il suo impegno per la promozione delle montagne, unitamente alla dedizione per la salvaguardia dell'ambiente alpino». A questo proposito Messner è intervenuto anche sul surriscaldamento globale: «La distruzioni degli ambienti montani a causa delle emissioni delle metropoli è la principale causa delle temperature così elevate; fino ad oggi si è fatto molto poco per arginare questa vera e propria emergenza. Cambiare rotta richiederà molto tempo».

Fonte: Corriere della Sera, Milano
Messner «apre» una via Bonatti al Parco Lambro
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