A caccia di insetti per stabilire la salute del Monte Barro

Galbiatesi e frequentatori del Monte Barro potranno diventare entomologi per monitorare la presenza di insetti. Osservati speciali saranno soprattutto i cervi volanti e la cerambice della quercia.

Si tratta di una campagna di cosiddetta «citizen scienze» con la quale i vertici del Parco regionale del Monte Barro intendono coinvolgere chiunque sia disponibile per aiutarli appunto a monitorare e segnalare tramite una apposita app dello smartphone la presenza delle due specie di insetti, che sono indicatori dello «stato di salute» dell'ecosistema forestale locale.

L'iniziativa segue l'abbattimento di decine e decine di querce rosse che infestavano soprattutto il versante di Valmadrera del Barro, dove erano state impiantata dagli anni '20 del Novecento per la produzione di legname da opera perché crescono molto più rapidamente, a discapito tuttavia delle querce indigene che stavano così quasi completamente sparendo. Proprio per favorire la ricrescita delle querce locali ne sono state piantate mille al posto di quelle rosse abbattute.

«Come previsto sta proseguendo l'attività nel miglioramento forestale dei boschi per garantire la conservazione di buoni livelli di biodiversità naturale - spiega il vicepresidente del Parco del Monte Barro Federico Bonifacio - Abbiamo avviato il monitoraggio della rinnovazione naturale della vegetazione, per verificare qualità e quantità della spontanea ripresa della flora forestale e il il monitoraggio degli insetti». Sono stati inoltre nel frattempo ultimati gli abbattimenti e l'asportazione degli alberi lesionati dalla tempesta che nell'ottobre 2018 si era abbattuta sulla montagna ed è in fase di redazione un ulteriore progetto di riqualificazione forestale anche per il versante nord-orientale.