Un'area verde collocata al centro di otto Comuni, con una superficie di tre chilometri quadrati e quattro percorsi di lunghezza variabile tra i 4 e i 13 chilometri. Il Parco Regionale della Valletta è un insospettabile angolo di Brianza, che unisce i territori di Barzanò, Barzago, Renate, Bulciago, Cassago e Cremella nel Lecchese, fino a Besana Brianza e Renate in provincia di Monza e Brianza. Creando una sorta di corridoio tra i più estesi parchi di Montevecchia e della Valle del Lambro.
Al suo interno, in un paesaggio naturalmente definito dai cordoni collinari che lo circondano, si trovano cascine, punti di osservazione naturalistica, aree di fitta vegetazione alternate a paesaggi agricoli e zone umide, flora e fauna tipici della zona. Il tutto, attraversato dalla roggia della Valletta, che dà il nome al Parco, e dai torrenti Bevera e Gambaione.
L'area è curata dall'omonima associazione - www.lavalletta.org il sito con le mappe - che ne tutela gli aspetti ambientali, e che al suo interno ha tracciato i quattro percorsi, realizzato la cartellonistica che indica i punti di interesse e istituito percorsi didattici. Vengono così indicati gli stagni in prossimità del Roccolo Rieti e dei Cariggi, l'area umida di Cazzano, e il Roccolo di Zizzanorre, non distante dalla zona dei Pozzi di Oriano. Nella parte nord, zona di Montegregorio, si estende uno degli ultimi boschi di castagno, mentre nei pressi della Cascina Immacolata di Renate, si trova la pineta di pino strobo.
È praticamente impossibile esplorare il parco in un solo giorno, per quanto le sue dimensioni siano meno estese di altre aree verdi. Il percorso principale, circa 13 chilometri da nord a sud, collega Barzago a Besana e consente di osservare ogni aspetto e caratteristica dell'area. Il sentiero più breve va da Bulciaghetto a Bevera, collega le chiese dei Morti dell'Avello e di Verdegò, sfiorando le cascine Montegregorio, di epoca medievale, e Peltraio. Tragitti di impegno intermedio collegano Oriano e Monticello, circa sei chilometri, e la zona dei Cariggi, 7 chilometri ad anello tra Renate e Besana, all'interno della zona umida di origine glaciale, con alcuni punti particolarmente panoramici. Come in ogni parco, è consentito l'accesso solo a piedi o in bicicletta.