Scuola nel bosco, arrivederci a settembre

il progetto appena concluso "Scuola nel bosco" della primaria Marco Polo, parte dell'Istituto comprensivo Rosmini, dove la pandemia a febbraio aveva fatto breccia mandando in lockdown il Comune. Dopo un anno difficile, gli alunni con binocoli, bussole e una mappa, come veri esploratori hanno vissuto il tempo all'aperto, a contatto con la natura. Per due settimane il giardino della scuola, il Parco delle Groane, il borgo di Castellazzo sono diventati aule dove sperimentare capacità intellettive, manuali e creative.

Coinvolti gli alunni di tutte le classi, in particolare i piccoli di prima elementare. Pensando alla scuola come comunità aperta al territorio, in collaborazione con la cooperativa Senza Frontiere del Parco Groane, di Gaia, del Circolo Ippico di Castellazzo, i "primini" hanno potuto esplorare, giocare, sperimentare l'Oasi Wwf Caloggio e riportare l'esperienza in classe: niente libri né compiti, sui banchi solo grandi fogli per pitturare con argilla e acqua, materiale di riciclo per realizzare un plastico e i frutti del bosco per fare marmellate.

Dieci mattine «sono servite per entrare in relazione con gli altri e con l'ambiente, potenziare gli apprendimenti attraverso una didattica attiva, sviluppare nuove forme di autonomia, rafforzando sentimenti di empatia, collaborazione e spirito di gruppo. Nella natura i bambini dimenticano stress e ansie», spiegano le docenti Sabrina De Rinaldis e Laura Giuga. «Il progetto è una delle iniziative nel Piano scuola estate voluto dal ministero dell'Istruzione - dice il dirigente scolastico, Salvatore Biondo -. Contiamo di offrire simili proposte anche in futuro. La nostra sfida è sempre non lasciare indietro nessuno».