Belle escursioni per la primavera

Da Lesmo (Monza Brianza) seguiamo la valle del rio Pegorino fino a Casatenovo (Lecco), nel Parco del Lambro. Siamo in un ambiente boscoso anche selvaggio, circondato da un alto tasso di urbanizzazione. Eppure in questo mondo parallelo la natura dà spettacolo, soprattutto in primavera. La proposta, curata da Maria Cristina Brambilla, autrice anche delle fotografie, è tratta dalla rivista Orobie di aprile.
L'itinerario parte da dove le acque del Pegorino si immettono nel fiume Lambro, a Lesmo, risaliamo la valle omonima fino quasi a raggiungerne le sorgenti che si nascondono nell'abitato di Casatenovo.
Troviamo un ampio parcheggio a Canonica Lambro, frazione di Triuggio, nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria della Neve (195 metri). Ci incamminiamo a bordo strada, lungo la provinciale 135, e proseguiamo per circa 500 metri in direzione est verso Lesmo. È necessario fare molta attenzione a questo tratto perché sprovvisto di marciapiede. Si arriva al ponte che supera proprio il rio all'altezza della sua foce. Lo percorriamo e, grazie a dei gradini, scendiamo a sinistra fino al letto del corso d'acqua. Da qui ci si addentra nella valle del Pegorino, sulla sinistra orografica del fiume. Lungo il tracciato si incontrano numerosi bivi. Nella maggior parte dei casi si tratta di brevissime deviazioni che dopo poco riportano sul sentiero principale, o di vie d'uscita che conducono ai centri abitati. Non si trovano troppi cartelli segnaletici, a dire il vero soltanto qualche bollo giallo-rosso. Tenendo però il corso del Pegorino come riferimento, non si corre alcun rischio di perdersi. Il rio accompagna lungo tutta l'escursione e spesso lo si deve guadare, passando da una riva all'altra, per seguire il sentiero nel bosco.
Per gran parte dell'anno la portata d'acqua è molto modesta e, nei mesi più caldi, può anche succedere di trovarlo in secca. In primavera capita di vederlo più ricco e vivace. Muovendosi a piedi è preferibile essere attrezzati tenendo nello zaino degli stivali di gomma. Il percorso si sviluppa in un bel bosco umido e il fondo può essere a tratti fangoso, in particolare dopo le abbondanti precipitazioni stagionali. Avanziamo sempre accompagnati dal fiume, che si fa a mano a mano più modesto. Lo salutiamo quando è ormai un rigagnolo, a poche centinaia di metri dalla sua sorgente tra gli edifici di Casatenovo, al termine della zona boscosa. Rientriamo sul medesimo tracciato.