Una boccata d'ossigeno ai pesci nell'Adda

Una boccata d'acqua per l'Adda, per i pesci che nuotano nel fiume, per gli animali che vivono lungo le sue sponde e per le piante che crescono sulle rive. E' l'obiettivo degli interventi di rinaturalizzazione dell'alveo per scongiurare il ripetersi di quanto sta accadendo nella zona delle Stoppate a Brivio, dove centinaia di pesci sono morti soffocati per il fiume rimasto in secca in seguito alla chiusura della diga di Olginate. «L'obiettivo è garantire un continuo rifornimento idrico alle lanche, che sono meandri che si formano ai margini del fiume, spesso abbandonate in toto o in parte dalla corrente d'acqua», spiega Roberto Sanvito, responsabile della Comunicazione del Parco Adda Nord. E' un progetto complessivo da 109mila euro, 30mila stanziati dal Parco. I lavori sono in corso e si concluderanno entro settembre. Le aree di intervento sono cinque, ognuna diversa per caratteristiche e necessità, ma con criticità comuni: la diminuzione di ambienti umidi e palustri, il progressivo interramento, lo scarso Scarso ricambio idrico, la carenza di ossigeno e l'eutrofizzazione delle acque, l'inadeguatezza dell'habitat riproduttivo per l'ittiofauna e la banalizzazione dell'alveo fluviale. Una delle aree di intervernto è proprio alle Stoppate della palude di Brivio, ultima «scena del crimine» della siccità, che è in una zona speciale di conservazione al confine con la zona industriale di Cisano Bergamasco. Si tratta di bacini d'acqua in successione e comunicanti fra loro, caratterizzati da basse profondità e un lento ricambio idrico, specie d'estate. Soprattutto il primo bacino risulta completamente isolato dal fiume, da un fitto canneto. «Verrà quindi riaperta ex novo un canale che garantisca l'alimentazione di acqua della prima stoppata e si procederà alla riprofilatura del canale di alimentazione della seconda stoppata che risulta interrato», spiegano gli esperti dal Parco. Gli altri interventi sono localizzati a monte della diga Sant'Anna tra Vaprio-Canonica d'Adda, al ramo centrale del fiume a Cassano d'Adda, al bosco della Lanca sulla sponda sinistra tra Cassano e Fara Gera d'Adda e infine a Cascina Rosina, di Truccazzano